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Essa: nel secondo trimestre il tennis lo sport con più segnalazioni sospette

16 luglio 2015 - 10:37

Essa, associazione internazionale per l’integrità nello sport, ha pubblicato la sua seconda relazione trimestrale che mostra in dettaglio il livello delle attività di scommesse sospette rilevate sui mercati. Secondo il rapporto, il tennis costituisce lo sport con il più alto numero di segnalazioni sospette, proseguendo una tendenza già vista nel trimestre precedente.

Scritto da Sm
Essa: nel secondo trimestre il tennis lo sport con più segnalazioni sospette

 

 

Nel complesso, nel corso del secondo trimestre del 2015, i membri Essa hanno presentato 73 avvisi di cui, dopo dettagliato esame, 23 sono stati dichiarati sospetti e sono stati segnalati all'organismo di regolamentazione competente per ulteriori indagini. Sono 19 avvisi per il tennis e 4 per il calcio. "Un certo numero di scandali di alto profilo hanno tristemente dominato lo sport dopo la pubblicazione del nostro rapporto di integrità nel primo trimestre”, dichiara Mike O'Kane, presidente di Essa. “Riguardano il sospetto di partite truccate, la maggior parte in Italia e in Spagna, e anche una diffusa corruzione nello sport, con le rivelazioni di presunte pratiche di corruzione a livelli alti e negli organi di governo del calcio mondiale, come la Fifa. Le due questioni sono, in senso lato, collegate e le buone pratiche di governance nello sport sono un importante barometro del livello di integrità generale. Anche se non abbiamo visto una recrudescenza negli avvisi durante il secondo trimestre, le preoccupazioni restano per quanto riguarda alcuni sport. È mia ferma convinzione che i corruttori continueranno a essere parte di un malgoverno dello sport e delle strutture di gestione finanziaria, che purtroppo è diffuso nel settore, e che questo continuerà ad indebolire la lotta contro i manipolatori”.

Essa ha sostenuto la recente mozione parlamentare europea, a seguito dello scandalo della Fifa, sottolineando la necessità per tutti gli sport internazionali di avere strutture di gestione trasparenti, responsabili e democratiche strutture.

 

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