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Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): 'Stabilità occasione persa, serve riforma'

27 ottobre 2015 - 15:09

L'amministratore unico di Obiettivo 2016, Maurizio Ughi, a tutto campo su bando scommesse e legge di Stabilità 2016.  

Scritto da Sm
Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): 'Stabilità occasione persa, serve riforma'

“La Stabilità è stata, ancora una volta, un’occasione persa”. Parola di Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, il quale commenta a Gioconews.it le disposizioni sulle scommesse, con la messa al bando di 15mila concessioni, contenute nella prossima manovra finanziaria. “La prima occasione persa è stata quella delle legge Delega che il Governo ha deciso di non sfruttare, non dando alla luce un codice dei giochi che invece sarebbe stato essenziale; poi ci poteva essere una regolamentazione anche dal punto di vista fiscale, invece non è stato sfruttato nemmeno questo aspetto. Sono state utilizzate misure solo per fare cassa”.

La nuova sanatoria per i centri scommesse che operano in Italia senza concessione, secondo Ughi, è piuttosto confusionaria: “Coloro che si andranno a regolarizzare ora non avranno lo stesso lasso di tempo, ovvero di un anno, di coloro che invece si sono sanati lo scorso anno. È una situazione poco lineare che si presta a tanti possibili ricorsi. Non capisco perché lo Stato non abbia deciso di fare una semplice gara con una regolarizzazione delle posizioni fiscali precedenti per coloro che non erano regolari. Come concessionari rivendicheremo sempre la discriminazione del doppio canale di vendita, uno privato e uno pubblico, ma ci aspettavamo una norma più chiara”.

LA QUESTIONE TERRITORIALE - Per quanto riguarda la diatriba tra legge nazionale e regolamenti territoriali sul gioco, Ughi sottolinea: “Ritengo che ci sono due possibilità da cavalcare: si potrebbe pensare a un accordo con gli enti territoriali all’interno della Stabilità. Si dovrebbe trovare quindi un accordo ancor prima di fare i bandi, coinvolgendo gli enti locali nei ricavi derivanti dal gioco. La seconda possibilità è che tale azione non si faccia in tempo a metterla in Stabilità, ma successivamente e prima di emanare la gara. Credo, comunque, che ci debba essere una condivisione con gli enti locali sia a livello di ricavi che di controllo delle attività, con la concessione di gioco che viene rilasciata sempre dallo stato centrale”.

LA TASSA SUL MARGINE - Nulla da fare, in Stabilità, per la tassazione sul margine, nonostante l’attesa da parte del settore era alata. “Non è stata voluta prendere in esame e sicuramente. Purtroppo non c’è nessuna giustificazione sul fatto che non sia stata inserita nella manovra. Sono dell’opinione che nell’ambito delle scommesse si dovrebbe pensare a un’imposizione fiscale a forfait, cioè al pagamento di una tassa annuale”.
LE SCOMMESSE E IL MERCATO DEL FUTURO - Al bando scommesse ovviamente parteciperà anche Obiettivo 2016, ma come vede il mercato italiano del futuro? “Un mercato diviso e complementare: negozi di gioco che accettano tutte le scommesse (ippiche, sportive e virtuali) e hanno al loro interno anche slot machine e Vlt; bar e ricevitorie che vendono lotto, Superenalotto e gratta e vinci.
Il mercato secondo me si assesterà su 5/6mila negozi di gioco e 5mila corner. Queste a mio avviso le concessioni che rimarranno veramente attive”.

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