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Il gioco pubblico come eccellenza al Forum Retail 2015 di Milano

25 novembre 2015 - 10:26

Il settore del gioco pubblico italiano viene proposto come case history di successo al Forum Retail di Milano e conquista la scena

Scritto da Vincenzo Giacometti
Il gioco pubblico come eccellenza al Forum Retail 2015 di Milano

 


Milano – Qualcosa sta cambiando, nel mondo del gioco. E sta cambiando, probabilmente, anche il contesto attorno al settore che oggi, nonostante i ben noti problemi di immagine e comunicazione (che comunque, continuano ad esistere), riesce comunque a esprimersi al meglio dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione. Ne è una prova la presenza di una sessione dedicata all’industria del gaming ospitata quest’anno, per la prima volta, dal Forum Retail di Milano. L’evento internazionale dedicato all’innovazione nei punti vendita che è giunta alla quattordicesima edizione e che riesce a richiamare oltre 10mila partecipanti, coinvolgendo oltre 700 relatori, più di 400 sponsor e oltre 50 patrocini.


IL DIBATTITO SUL GAMING - La manifestazione, che prosegue per tutta la giornata di oggi, mercoledì 25 novembre, ha ospitato ieri il dibattito sul gaming, che GiocoNews.it ha seguito in diretta, nel quale sono intervenuti il responsabile online di Snai, Alessandro Allara e il Responsabile Ict e Cio di Sisal, Mario Martinelli, per illustrare le peculiarità del settore e descrivere gli sviluppi e le sfide per i prossimi anni. Conquistando la scena nel primo giorno del Forum. A moderare i lavori, nel ruolo di Chairman, il Direttore di GiocoNews.it, Alessio Crisantemi, che ha introdotto la sessione offrendo una panoramica del comparto.
Siamo qui per stupirvi – ha detto in apertura - e cioè per raccontarvi la realtà di un settore particolarissimo come quello del gaming. Un settore unico nel suo genere, spesso sottovalutato dal punto di vista industriale, la cui valenza dal punto di vista economico, però, è di primaria e indubbia importanza e pari al 4% del Prodotto interno lordo della nazione. Il gioco, tuttavia, viene ricordato molto più spesso per gli altri aspetti, ovvero quelli ‘collaterali’, ovvero per i profili di carattere sociale e sanitario. Molto spesso enfatizzati e descritti in maniera eccessiva e devo dire, anche distorta, ma che comunque esistono e vanno considerati. Ed è proprio per questo il settore del gioco pubblico rappresenta una case history di primaria importanza all’interno del panorama industriale ed economico nazionale, perché rappresenta una sfida costante, un continuo gioco di equilibrio e di incastri, tra interessi economici, sociali e sanitari. In un approccio che deve soddisfare sia l’ambito pubblico che quello privato e quindi imprenditoriale. E con il terzo incomodo che è rappresentato dall’illegalità. Sì, perché prima della costituzione del comparto del gioco pubblico, avvenuta soltanto nel Duemila, il settore era lasciato in mano agli operatori border line, illegali in quanto il settore non era stato formalmente legalizzato, ma lo vedremo più avanti. Ma questo serviva per dire come, in questo gioco di equilibri da mantenere, ad assumere un ruolo di primaria importanza è proprio l’offerta illegale che impone al gioco lecito di essere e rimanere sempre competitivo ed appetibile ai giocatori. Nonostante questo il settore riesce a distinguersi e ad eccellere: il Censis, già nel 2012, aveva rivelato come questo settore fosse all’avanguardia non soltanto in termini di occupazione – con oltre 100mila addetti e più di 1600 aziende nei servizi innovativi e tecnologici – ma anche e soprattutto dal punto di vista degli investimenti in ricerca e sviluppo, con lo 0,6 per cento del fatturato destinato a questi scopi contro la media dello 0,3 per cento degli altri settori dei servizi. In una sfida continua, costante e sempre in evoluzione”.

NUOVE FRONTIERE DI MARKETING ONLINE - E le aziende italiane sanno come affrontare questa sfida. “Il cliente odierno, in particolare quello digital, pretende oggi trasparenza e coerenza nei messaggi”, spiega Allara di Snai intervistato a margine del dibattito. “Ritengo che si debba passare dagli slogan a messaggi di prodotto seri e concreti perché il cliente sta ampliando la propria conoscenza del mercato e la sua memoria evolve. La consapevolezza del proprio valore accresce la complessità delle dinamiche di marketing ma produce anche effetti positivi in termini di loyalty: conosce il proprio potere ma conosce anche meglio il valore della marca e del prodotto che sta consumando. In questa dialettica qualitativa si innestano le tecniche di rccolta ed analisi dei dati che stiamo portando avanti in Snai da oltre un anno, lavorando tanto sulla tecnologia, quanto sul metodo”.

SFIDA COMPETITIVA PIU’ ACCESA - Non solo. Secondo Martinelli di Sisal, “La sfida competitiva tra i player del settore negli ultimi anni è stata uno stimolo determinante per l’adozione, anche come ‘early bird’, di tecnologie digitali innovative in ambito Customer Analytics e Marketing Intelligence. Siamo passati nell’ultimo decennio da un mercato blindato fatto da concessioni mono-mandatarie ad un confronto competitivo sempre più acceso. In ambiti come il betting e il gaming online ci si deve confrontare con player internazionali che operano spesso in mercato più evoluti e maturi del nostro in cui mantenere o allargare la quota di mercato è diventata una sfida continua. Basti pensare che tra gli operatori sul canale online si sono ridotti a un terzo - da 300 a 100 – nel giro di quattro anni. L’innovazione nella customer experience è sempre di più un fattore chiave per essere distintivi ed apprezzati dai clienti e si costruisce attraverso tre elementi cardine: conoscenza, soddisfazione e stimolo del cliente”.
 

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