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Stanleybet risponde a SKS365: 'Per noi conveniente partecipare a bando scommesse 2016'

01 dicembre 2015 - 09:50

Continua il botta e risposta fra Stanleybet e SKS365 sulla partecipazione al bando di gara sulle scommesse del 2016

Scritto da Redazione GiocoNews
Stanleybet risponde a SKS365: 'Per noi conveniente partecipare a bando scommesse 2016'

 

Una risposta punto su punto. E' quella spedita all'indirizzo della società di betting austriaca SKS365 dall'ufficio legale di Stanleybet, in merito alla partecipazione al bando scommesse 2016. "La compagnia viennese si sente denigrata non si sa perché, dato che nessuno aveva avuto sentore che avesse previsto alcunché. Il bookmaker condonato, sbagliando la data della circolare Stanley, che è del 3 dicembre 2014 e non del 2, cosi prosegue... 'Un passo indietro è quindi d’obbligo. Il 2 dicembre del 2014 da Liverpool arrivava tramite il Ceo Whittaker un chiaro monito in previsione del bando 2016: “Anno zero? Non credo. I Ctd, perfettamente legittimati ad operare, non hanno, contrariamente ai concessionari, nessuna scadenza, quindi continueranno ad operare anche nel 2016 e dopo. Nulla naturalmente impedisce al governo di bandire una nuova gara per ricostituire il sistema concessorio che sarà appena scaduto. L’equazione che la Stanley o qualsiasi altro operatore ci debba necessariamente partecipare è priva di fondamento. Naturalmente se la gara fosse conveniente e mettesse tutti gli operatori sullo stesso piano, noi come Stanley potremo trovare conveniente parteciparvi. Ma mi sembra irrealistico pensare a partecipare ad una gara bandita da autorità che da oltre 15 anni si rifiutano di riconoscere la legittimità dei Ctd Stanley'.

 
"Per ammissione stessa di SKS, nella circolare si dice espressamente che '... se la gara fosse conveniente e mettesse tutti gli operatori sullo stesso piano, noi come Stanley potremmo trovare conveniente parteciparvi'. E allora: non potrebbe essere che Stanley oggi trova conveniente parteciparvi, dopo aver preso visione e coscienza delle future intenzioni? Dove è la contraddizione?", evidenzia la nota Stanleybet, per poi proseguire. "SKS365 ricorda che 'Stanleybet insisteva sulla legittimità dei propri centri da riconoscere automaticamente, senza se e senza ma, rafforzati persino dal valore aggiunto di una durata biblica priva di scadenze temporali. Infatti, proseguiva Whittaker, era possibile pensare a una Stanleybet in Italia a patto che “dalla finanziaria 2015 siano stralciati tutti i provvedimenti riguardanti i Ctd e siano sostituiti da un unico articolo che dica: ‘1) i Ctd di operatori nati prima dell’ultima gara sono legittimi'. E allora? Come si sa, quella finanziaria non ha detto nulla di tutto ciò e quindi Stanley, i cui Ctd non avevano e non hanno nulla da sanare, è rimasta fuori. Stanley se lo è potuto permettere, SKS no".

"SKS - prosegue la nota dell'ufficio legale - non sembra consapevole che le conclusioni dell’avvocato generale della Corte di Giustizia nella causa Laezza, emesse 4 giorni fa, fanno presagire una sentenza che trasforma in carta straccia tutto ciò che lei sta dicendo. Ma dato che SKS appare priva di conoscenza legale degli ultimi avvenimenti, è giustificata nel fare affermazioni ormai superate dalla realtà. Anche sulla questione delle cause di decadenza e della legittimazione, SKS appare mischiare ragionamenti confusi e senza senso, giustificabili solo perché non ne sa proprio nulla e cerca di legittimarsi con un improbabile alto profilo citando pezzi di sentenze presi qua e là". Poi rispondendo all'accusa di voler rinunciare ai ricorsi per Cassazione dopo i risultati ottenuti in CGE, l'ufficio legale Stanleybet aggiunge "E chi ha mai detto di rinunciarci? Forse sì, in parte, perché quando si ottiene qualcosa può darsi che si debba dare qualche cosa d’altro in cambio, ma sono questioni di Stanley, non di SKS, che non sembra avere la minima idea di che cosa sta parlando. E, ovviamente, non ce l’ha. Non per sospetta incompetenza ma solo perché non conosce i fatti. Il che non sorprende, dato che si tratta di fatti nostri".
 
Ultima risposta all'ultima delle tante accuse. Se Sks365 diceva “Siamo invece sicuri che da qui a giugno, o comunque al prossimo bando, si cercherà ogni possibile cavillo utile a gridare alla nuova discriminazione. Perché un conto è lamentarsi, un altro è operare in un sistema concorrenziale" Stanleybet risponde "Quindi SKS, nuova 'Santa Maria Goretti' del sistema concessorio, con Ctd condonati e cristallini, privi di sotto-banchi e co-banchi, per anni mai a rimorchio di Stanley e delle sue sentenze positive, senza le quali non esisterebbe nemmeno, vorrebbe attribuire a Stanley comportamenti che, invece, hanno sempre contraddistinto gli operatori .com illegali. La Stanley è un’altra cosa".
 

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