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Un francobollo per i 70 anni del Totocalcio, Giacomelli: 'Omaggio doveroso'

05 maggio 2016 - 13:09

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli evidenzia come il Totocalcio abbia segnato la storia degli italiani.

Scritto da Ac
Un francobollo per i 70 anni del Totocalcio, Giacomelli: 'Omaggio doveroso'

 Roma - “E' impossibile racchiudere in poche righe i sogni, le speranze, le passioni, la rabbia e le illusioni che hanno accompagnato la lunga storia della schedina”. Con queste parole Antonello Giacomelli, sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico, celebra assieme a Sisal il 70 compleanno del Totocalcio e della mitica schedina, che viene festeggiato allo Stadio Olimpico di Roma anche attraverso l'emissione di un francobollo a esso dedicato e stabilita proprio del ministero. “Sarebbe bello raccogliere tutti gli omaggi che film, canzoni e libri italiani hanno dedicato ai riti del Totocalcio, un percorso affascinante e umanissimo capace di entrare in sintonia con le corde profonde della comunità nazionale, e che ha attraversato le trasformazioni economiche, sociali culturali del paese. È un omaggio doveroso questa emissione, un omaggio da parte dello Stato a un tratto della vita sociale che ha accompagnato il cammino dell'Italia dalle macerie della guerra alla riviluzione digitale”. 

PILLOLE DI STORIA – Il 5 maggio del 1946, con un montepremi di 463.846 lire, fu giocata la prima schedina Sisal (come si racconta anche in queste pagine internet), dando così avvio al concorso pronostici abbinato alle partite di calcio, consacrato poi con il nome di Totocalcio. Stimolare lo sport e ricostruire gli impianti sportivi dannerriati dalle guerra. Questa la missione e la grande speranza di tre giornalisti sportivi – Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo – che il 3 settembre idearono la schedina e fondarono la Sisal. Pochi mesi di instancabile organizzazione e nel maggio 1946 gli italiani iniziarono a giocare alla fortunata formula di gioco basata sull'1X2. Fare '12 alla Sisal', vincere la schedina, è un desiderio che irrompe in breve tempo nell'immaginario collettivo e 'vincere alla Sisal diventa sinomimo di fortuna'. Per tornare al 1946, il prezzo della prima schedina viene stabilito a 30 lire a colonna. E un fortunato vincitore centra subito i 12 pronostici: Emilio Biasetti, 43enne, milanese impiegato in una ditta farmaceutica e partigiano con il nome di battaglia 'Bill'.

 L'INTERVENTO DI GIACOMELLI - A questo link, il video dell'intervento del sottosegretario Giacomelli.

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