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Seminario Match Fixing: Bertaccini 'Rafforzare coordinamento pubblico-privato'

21 gennaio 2017 - 07:25

La lotta al match fixing, ovvero alla manipolazione dello sport, al centro del seminario e workshop di approfondimento all'Università del Sacro Cuore di Milano il prossimo 24 gennaio.

Scritto da Sara
Seminario Match Fixing: Bertaccini 'Rafforzare coordinamento pubblico-privato'

Un incontro sul match fixing il prossimo 24 gennaio all'Università del Sacro Cuore di Milano. Il titolo del seminario, 'Rischi di corruzione sociale per lo sport: partite truccate, riciclaggio, criminalità organizzata, doping, violenza, abusi. Lʼimportanza della collaborazione fra settore pubblico e privato, per lo sport professionistico e di base', mette l'accento sulle azioni che si stanno portando avanti nellʼambito del progetto 'Anti Match-Fixing Formula', coordinato dallʼUfficio Sport della Presidenza del Consiglio e finanziato dalla Dg Home Affairs della Commissione Europea.

I PARTECIPANTI - Caterina Gozzoli, direttrice dell’Alta Scuola Asag dell’Università Cattolica e il coordinatore del progetto, Paolo Bertaccini, introducono e conducono il seminario che vede tra i partecipanti Daniela Giuffrè, segretariato generale Interpol di Lione; il colonnello Massimiliano Razzano direttore divisione match fixing dell'Interpol; Ronan OʼLaoire del Dipartimento Droghe e Crimine dell' Onu di Vienna; Claudio Marinelli dell'Interpol e David Gentili, presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano.

Bertaccini spiega a Gioconews.it che “il progetto ha quattro aree di attività con lo sviluppo di un'analisi approfondita sulle dinamiche e le cause dei fattori chiave che determinano il fenomeno del match fixing, attraverso una serie di interviste a decision maker sia in Italia che in Europa. Questo genera una ricerca, la quale, a sua volta, produce un quadro sinottico integrato, il quale rappresenta un insieme di rappresentazioni visuali del problema che servirà a rafforzare il coordinamento di tutti gli attori pubblici che si occupano della questione (Ministero dell'Interno, soggetti pubblici come le Camere di Commercio, il Ministero di Giustizia, l'Adm, l'Ufficio sport del Governo e gli enti locali) e privati (società sportive, federazioni e Coni, gli sports betting operator e altri soggetti del mondo privato che stiamo sensibilizzando come le Università, le associazioni degli atleti e le aziende sponsor). Questo quadro sinottico integrato servirà a migliorare il coordinamenrto tra questi soggetti”.

Un secondo filone di attività del progetto “concerne l'agevolazione di una compiuta attuazione della convenzione del Consiglio d'Europa contro la manipolazione dei risultati sportivi che è già stata adottata dal Governo italiano ed è in corso di ratifica da parte del Parlamento e che dovrà rafforzare per l'appunto la collaborazione pubblico-privato, rafforzare legislativamente il reato di match fixing (l'Italia è stata la prima nazione nel 1991 ad averlo riconosciuto come reato a seguito dello scandalo del Totonero), ma sui cui oggi è opportuno ritornarci sopra. Questo comporta il rafforzamento della piattaforma nazionale, che è un gruppo di coordinamenrto tra attori pubblici e privati.
Il terzo filone concerne la costruzione di un interaction room digitale online tra Governo italiano e principali attori europei che sono attivi nel contrasto al match fixing per far sì che il Governo italiano possa usfuuire dell pratiche europee”.
Il quarto filone “è la concezione e implementazione di un sistema di segnalazione protetta e anonima di situazioni a rischio in tema di match fixing, con segnalazioni da tutta Italia, con una fase pilota a Palermo. L'incontro del 24 gennaio è focalizzato sul potenziamento della collaborazione con Interpol di cui saranno presenti alcuni rappresentati illustri e con la divisione delle Nazioni Unite per efficientare il sistema di segnalazione protetta”, conclude.

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