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Las Vegas: nel nuovo stadio l'ipotesi di bloccare le scommesse live

27 maggio 2017 - 08:04

Nel super progetto del nuovo stadio dei Las Vegas Raiders spunta l'ipotesi di “bannare” le scommesse su mobile: le ipocrisie della città del peccato.  

Scritto da Alessio Crisantemi
Las Vegas: nel nuovo stadio l'ipotesi di bloccare le scommesse live

 

 

Tutto il mondo è paese, non c'è che dire. E' quanto viene da pensare leggendo le ultime notizie che arrivano dall'altra parte dell'Oceano e più precisamente dalla città (apparentemente) più liberista degli States. Ovvero: Las Vegas. Conosciuta nel mondo come la Capitale dell'intrattenimento mondiale o meglio ancora come la Sin City, città del peccato. Solo che questa volta, a Las Vegas, i peccati li vogliono evitare a monte, con strumenti di repressione forse fin troppo invasivi, al punto da aprire un nuovo dibattito e suscitare anche diverse polemiche. Accade con l'annuncio del maxi progetto del nuovo stadio per la squadra locale di football dei Las Vegas Raiders, all'interno del quale sarebbe previsto anche un sistema in grado di bloccare le scommesse tramite app e smartphone per tutti i visitatori dello stadio a cupola che includerà 65mila posti a sedere e che verrà costruito a pochi passi dalla Strip, dove si trovano i popolarissimi casinò.

SCELTA RETROGADA O LUNGIMIRANTE? - Una decisione (o, meglio, per ora si tratta soltanto di un'ipotesi applicativa) che appare ineccepibile se si pensa che il gioco online, scommesse comprese, è tutt'oggi illegale in Nevada, per quanto possa sembrare assurdo pensando alla sua applicazione nella “città del peccato”. Essendoci però un divieto di Stato, è più che legittimo ipotizzare e adottare strumenti che aiutino a prevenire i comportamenti illeciti, visto che scommettere online, da quelle parti, vuol dire violare la legge. Ben diverso, quindi, dal caso italiano, per esempio, dove giocare e scommettere online è consentito dallo Stato (sui siti autorizzati, evidentemente), ma nonostante questo c'è chi vorrebbe comunque introdurre soluzioni proibizioniste anche per i siti di gioco legali. Nonostante questo, però, l'atteggiamento “censorio” del legislatore del Nevada viene ritenuto eccessivo da molti, se non addirittura ipocrita, pensando al caso particolare di Vegas e tenendo conto soprattutto della diffusione del fenomeno del gioco online nel resto del mondo: al punto che gran parte degli Stati si sono attrezzati (o lo stanno facendo) per regolamentare questa attività di gioco. Al punto che i malpensanti considerano questa vena restrittiva come una forma di politica protezionistica per salvaguardare gli affari delle case da gioco terrestri che vedono da sempre un pericoloso competitor nei siti di gioco online.
GLI INTERROGATIVI - Una serie di aspetti e di punti di vista che aprono quindi un nuovo dibattito rinvigorendo quello ormai storico sulla ragionevolezza o meno del divieto di gioco online. Mentre i cittadini di Vegas, affascinati dal progetto del maxi-stadio, si interrogano sull'effettiva fattibilità del blocco delle scommesse su mobile. Anna Sainsbury, amministratore delegato di GeoComply, una società di Vancouver che possiede le tecnologie per verificare l'esatta posizione di un giocatore entro pochi metri, coinvolta nel dibattito dai media locali ha spiegato che i Raiders potrebbero impedire le scommesse all'interno delle pareti dello stadio senza problemi, se sceglieranno di procedere in questa strada. Spiegando quindi che non ci sarebbero difficoltà dal punto di vista tecnico o informatico come ipotizzava qualcuno. Sainsbury ritiene che un sistema di "geo-fencing" potrebbe bloccare senza difficoltà l'utilizzo di applicazioni mobili, con un sistema che potrebbe funzionare verticalmente e orizzontalmente con segnali bloccati all'interno delle pareti dello stadio o da pavimento a soffitto. La dirigente ha però spiegato anche che la sua azienda – leader nel campo - non è stata contattata dalla squadra di Nfl, mentre il progetto dello stadio dovrebbe essere concluso già entro la fine dell'anno.

IL DIVIETO NELLO STADIO E I CASINO' - La questione del gioco d'azzardo nello stadio (e nello Stato) è (ri)emersa la scorsa settimana, quando l'Autorità dello stadio di Las Vegas ha approvato il contratto di locazione con i Raiders in un voto unanime del consiglio di amministrazione. Il presidente del consiglio Steve Hill ha dichiarato che il contratto di locazione è una scrittura tra le due parti che non affronta alcuna politica sul gioco mobile, che è materia del legislatore nazionale. La questione del gioco d'azzardo appare tuttavia nell'ultima pagina del documento di locazione dello stadio, specificando che l'uso di applicazioni smartphone verrà proibito. Con una clausola che sarebbe stata inserita nell'accordo di locazione su suggerimento del membro del consiglio Bill Hornbuckle, dirigente del Mgm Resorts International. Spiegando che le stesse misure sono già adottate in altre strutture pubbliche come per esempio gli aeroporti.
COSA PREVEDE IL CONTRATTO - "Qualsiasi gioco o gioco d'azzardo, il mantenimento o l'esercizio di una struttura di gioco e / o qualsiasi scommessa sportiva o qualsiasi scommessa su corse o altri eventi non sportivi" sono le voci che appaiono nell'elenco delle attività vietate all'interno dello stadio in locazione.
Oltre al gioco, gli usi proibiti nello stadio di Las Vegas, costruito dai Raiders, includeranno segni o pubblicità offensivi o immorali, incluso qualsiasi segno o annuncio che promuove offese o attività offensive; la vendita di articoli per la droga; accessori che hanno a che fare con le armi, centri di cura, convalescenza o agenzie mortuarie; fino a centri di massaggi o salotti di abbronzatura.

 

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