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Corte di Cassazione: 'Scommesse, intermediazione è reato'

11 agosto 2017 - 11:10

La Corte di Cassazione ribadisce che l'intermediazione non autorizzata nella raccolta scommesse costituisce reato.

Scritto da Amr
Corte di Cassazione: 'Scommesse, intermediazione è reato'

"L'allestimento di un internet point dedicato interamente ed esclusivamente alla raccolta delle scommesse online, al fine di intercettare i giocatori e sollecitare la stipula di contratti di scommessa con un bookmaker, dà luogo ad un'attività organizzata con funzione intermediatrice in funzione di quest'ultima, idonea ad integrare, in assenza di concessione, autorizzazione o licenza ai sensi dell'art. 88 R.D. 18 giugno 1931 n. 773 (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), il reato di cui all'art. 4, comma quarto bis, della legge 13 dicembre 1989 n. 401 (Sez. 3, n. 35067 del 12/04/2016, Ranucci, Rv. 267736)". Lo ribadisce la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, nel dichiarare inammissibile il ricorso presentato dal titolare di un bar di Lagonegro, in provincia di Potenza. L’indagato era stato già condannato a quattro mesi di reclusione per gioco abusivo (con sospensione condizionale) dal tribunale di Lagonegro e dalla Corte di Appello di Potenza, perché all’interno del suo bar erano presenti quattro computer con cui era possibile effettuare scommesse tramite un bookmaker senza concessione.

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