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Videogiochi e aggressività: Kroes (Commissione Ue) "Nessuno studio al riguardo"

26 maggio 2014 - 09:29

“Il nesso tra violenza e videogiochi è un tema ampiamente dibattuto tra psicologi e ricercatori. La Commissione non è a conoscenza di studi recenti sull'impatto che le dinamiche di gioco possono avere sull'aggressività.

Scritto da Sm
Videogiochi e aggressività: Kroes (Commissione Ue) "Nessuno studio al riguardo"

Tuttavia, ha finanziato uno studio approfondito, condotto nel 2012, sull'uso di internet e sui comportamenti dei minori europei che favoriscono la dipendenza da internet. Sono stati intervistati 13.284 adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti da 7 paesi europei. I risultati dello studio non fanno alcun riferimento all'aggressività correlata a un design mal progettato, ma considerano la reputazione sociale un forte incentivo nei giochi che possono portare all'autodeterminazione. Gli adolescenti utilizzano i giochi per competere e mettere in mostra le loro abilità. Dallo studio risulta che l'1,2 % di tutti gli intervistati mostra segni di dipendenza da internet e che il rischio di presentare un comportamento disfunzionale nei confronti della Rete è doppio per gli adolescenti che giocano ai videogame”. È quanto afferma a nome della Commissione Ue, Neelie Kroes, rispondendo all’interrogazione dell’europarlamentare Sergio Paolo Francesco Silvestris (Ppe) sulla correlazione tra videogiochi e comportamenti violenti.

 

“Il sistema paneuropeo di classificazione dei videogiochi (Pegi) – continua Kroes - fornisce etichette di classificazione in base all'età e di descrizione del contenuto per i videogiochi in molti paesi europei. Il Pegi è un sistema volontario e basato sull’autoregolamentazione, le cui classificazioni in base all’età forniscono indicazioni ai consumatori, in particolare ai genitori, per aiutarli a decidere se acquistare o meno un determinato prodotto. Una delle etichette utilizzate per descrivere il contenuto è ‘Violenza’; la presenza di questa etichetta indica che un determinato gioco contiene scene di violenza. Tuttavia, la classificazione del Pegi tiene conto dell'idoneità di un gioco all'età, non del livello di difficoltà. I centri internet più sicuri sensibilizzano i minori, gli insegnanti e i genitori circa i possibili rischi ai quali sono esposti i ragazzi in rete, compresi i giochi. I centri gestiscono inoltre un servizio telefonico di assistenza per i minori che fornisce consigli su come affrontare eventuali problemi che si presentano online”.

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