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Delega e Comma 7: l’ombra di tasse più salate

28 febbraio 2015 - 08:47

“L’impatto di un aumento della tassazione in qualunque voce del settore dei giochi di puro intrattenimento sarebbe devastante”. Lo sottolinea Mauro Zaccaria della Tecnoplay, commentando alcune indiscrezioni su un possibile aumento della tassazione nel settore dei comma 7. Misura che potrebbe essere contenuta nel decreto delegato alla legge Delega Fiscale. Misura che, però, non è stata confermata ancora dal Governo.

Scritto da Sara
Delega e Comma 7: l’ombra di tasse più salate

 

 

Come sottolineato più volte in passato “il settore amusement vive sul filo della sopravvivenza. Un aumento, anche ridotto, della tassazione porterebbe alla riduzione drastica del numero delle macchine nei locali, alla chiusura di molte sale giochi e la perdita di ulteriori posti di lavoro, oltre al calo drammatico di questa forma di intrattenimento per i ragazzi e per i bambini”, prosegue Zaccaria. Secondo l’operatore “gran parte delle sale giochi sul territorio italiano sono situate nelle zone di villeggiatura, frequentate da turisti di tutte le nazionalità che cercano il divertimento e l’intrattenimento in tutte le forme. E, oltre a queste, esiste anche una realtà di sale Fec (Family Entertainment Center), diffuse in tutte le città d’Italia che, come ben spiega la loro stessa denominazione, svolgono una importante parte del ruolo di intrattenere famiglie e ragazzi di tutte le età. L’aumento di questa tassazione, visto il numero non certamente importante di macchine sul territorio, porterebbe ben pochi maggiori introiti allo Stato italiano ma, allo stesso tempo, un danno incredibile a tutto il comparto con il risultato che, alla lunga, i danni per le casse dello Stato sarebbero molto maggiori, rispetto agli scarsi vantaggi ottenuti con questo aumento”.

LA PROTESTA DEGLI OPERATI ESTERI - L’allarme di questo possibile aumento ha inoltre valicato le frontiere italiane e si è diffuso anche tra i fornitori esteri. “Il mercato dell’intrattenimento italiano – prosegue - è sempre stato il miglior mercato di tutta Europa e, nonostante il calo avuto recentemente, rimane comunque uno dei più importanti. L’aumento così elevato di questa tassazione porterebbe sicuramente a un calo drastico degli investimenti nel settore e questo non è ben visto dai fornitori che stanno discutendo fra loro come arginare questa problematica, vagliando tutte le vie, compreso l’intervento presso la comunità europea. Si continua a fare lo sbaglio di includere il settore del puro intrattenimento nel grande comparto dei giochi ‘riservati allo Stato’, quando, in qualunque altra parte del mondo, questi sono liberi da qualunque vincolo. Comprendiamo il rischio che sotto le mentite spoglie del gioco da intrattenimento si possano nascondere apparecchi di gioco a vincita illegali, ma non si può, per questo, criminalizzare un comparto che, per sua natura, nasce per divertire e intrattenere le famiglie. Servono soprattutto più controlli sul campo per arginare questo tipo di problema. Visto anche il ruolo di intrattenimento per famiglie che queste tipologie di giochi svolgono, piuttosto che pensare ad inutili aumenti di tassazioni lo Stato dovrebbe promuovere iniziative per facilitare la diffusione del divertimento nei locali pubblici, quale naturale rimedio antiludopatia”.

L'INTERVENTO DELLA POLITICA - Cosa vi aspettate dalla politica? “Quello che chiediamo è l’aggiornamento delle regole tecniche, ferme a quasi 10 anni fa in un settore in continua evoluzione tecnologica, l’alleggerimento delle procedure di omologa, dei costi della stessa e la velocità dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie all’installazione degli apparecchi nei locali”.

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