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Commissione Europea: Sapar invia esposto su comma 7 contro normativa italiana

18 maggio 2016 - 15:40

La Sapar invia esposto sugli apparecchi senza vincita in denaro alla Commissione Ue per scardinare impianto normativo italiano.

Scritto da Sm
Commissione Europea: Sapar invia esposto su comma 7 contro normativa italiana

Come annunciato nei giorni scorsi, è stato inviato oggi, 18 maggio, in Commissione Europea l’esposto sull'amusement della Sapar, tramite il legale Cino Benelli, nel quale “si evince l’incompatibilità del sistema italiano con il diritto dell’Unione Europea in materia di libera circolazione delle merci e dei servizi, relativamente alle transazioni commerciali per gli apparecchi senza vincita di denaro. Tale iniziativa è stata intrapresa con lo scopo di riattivare le attività con gli apparecchi senza vincita in denaro, attraverso la realizzazione di nuovi prodotti o l'importazione di apparecchi dal mercato comunitario, rimuovendo i vincoli di procedure pensate per un mercato riservato allo Stato e impropriamente adottate per l'autorizzazione di apparecchi e congegni che possono essere gestiti da aziende private senza l'obbligo di concessione”.

 

 

Il presidente dell’associazione, Raffaele Curcio, firmatario dell’esposto, evidenzia: “Oggi tutto è improntato sulla vincita in denaro e c'è poca attenzione per l'amusement da parte della politica. Ci si è più preoccupati di assorbire gettito invece di affrontare altre questioni, come quella relativa al rilancio dell’industria degli apparecchi senza vincita in denaro, dal quale lo Stato potrebbe trarne molteplici benefici: per l'economia del Paese l'incremento del Pil interno, la creazione di nuovi posti di lavoro e investimenti di aziende estere sul territorio italiano; per la salute dei cittadini la diffusione di prodotti che non propongono gioco d'azzardo favorirà la creazione di nuovi punti d’incontro per l’aggregazione sociale”.

Il vicepresidente, Marco Gennatiempo, aggiunge: “Quello che vogliamo è scardinare totalmente un impianto normativo italiano vecchio di dieci anni e adeguarlo con quanto previsto dalla normativa europea. Se poi si dovesse riscontrare l’opportunità, impugneremo anche il decreto di Adm”.

 

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