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Comma sette, verso l'autunno tra alti e bassi

05 ottobre 2016 - 08:25

Buona l'estate per il settore del puro intrattenimento, ora alle prese con il nuovo decreto tecnico che ha ottenuto l'ok da Bruxelles.

Scritto da Sara Michelucci
Comma sette, verso l'autunno tra alti e bassi

L'autunno dell'amusement si apre con una novità, il via libera da parte di Bruxelles al nuovo decreto sui comma sette. Si tratta di un testo contestato dagli operatori italiani: “Purtroppo – sottolinea Marco Gennatiempo, vicepresidente Sapar - le ricadute sul settore non saranno buone: le società che operano nella produzione, importazione e distribuzione di giochi di puro intrattenimento nei pubblici esercizi, saranno costrette ad ulteriori riflessioni e complicazioni per valutare futuri investimenti. E tutto ciò a causa dell'aggravarsi di norme che aumenteranno l'iter burocratico, costi e operatività, senza contare le ulteriori restrizioni, come ad esempio le omologhe per apparecchi meccanici ed elettromeccanici, l’applicazione dei nulla osta, che non renderanno la vita facile a nessuno. Il tutto senza rilanciare il puro intrattenimento, così come meriterebbe, a discapito di location sane e occupazione”. E annuncia: “Senza dubbio impugneremo il decreto appena possibile, ma questo certamente non stimolerà in nessun modo il comparto e gli operatori ad investire nel puro intrattenimento in modo sereno e con prospettiva. Attendiamo comunque con attenzione che l'istanza inviata a Bruxelles, relativa alla legge primaria, vada in discussione e dia qualche risposta positiva al settore. La cosa che più ci rammarica è che si resta sempre più delusi dalla totale superficialità che le istituzioni e amministrazioni rivolgono a questo ramo di settore, ormai da tempo abbandonato a se stesso”.

Mauro Zaccaria di Tecnoplay aggiunge: “Presumiamo ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere realmente l’attuazione delle procedure e i dettagli tecnici ed economici relativi al nuovo decreto, ma sicuramente l’impatto sul settore avrà ripercussioni sostanziose, soprattutto riguardo ai costi da sostenere per le omologhe dei prodotti che, fino ad ora, erano al di fuori di queste procedure. Inoltre non sappiamo quali tassazioni, sia sul nuovo che sulla messa in regola dell’attuale parco macchine, saranno applicate. Siamo speranzosi sul fatto che i Monopoli di Stato siano a conoscenza del fatto che questo è un settore estremamente povero e che quindi ci sia una certa saggezza nell’evitare politiche economiche troppo aggressive che otterrebbero, per il governo, effetti contrari a quanto desiderato e andrebbero a demolire definitivamente il settore del divertimento per famiglie.
Una nota positiva, anche se ci riserviamo di confermarlo con regolamento tecnico alla mano, potrebbe essere la tanto agognata introduzione del gioco da divertimento online, prevista dal decreto, che, finalmente, potrebbe portare il divertimento nelle sale giochi ad allinearsi a quanto succede nel resto del mondo. Speriamo bene”.
Tiziano Tredese della Elmac afferma: “Vediamo il lato positivo: dopo quattordici anni abbiamo una legge che regolamenta totalmente le ticket redemption. Premesso ciò, abbiamo avuto tre anni e mezzo per 'cercare' di scrivere assieme ai Monopoli la nuova regolamentazione tecnica per tutte le apparecchiature senza vincita di denaro. Non siamo riusciti a far modificare neanche una virgola di quanto scritto da Adm. Ora c’è solo da sperare che le associazioni italiane siano in grado di farsi ricevere dai Monopoli e 'attutire' l’onda d’urto creata da questo 'inconcepibile ed anacronistico' decreto”.
Nonostante questi timori, il lato positivo per il settore è stato in parte rappresentato da una stagione estiva discreta. “Per gli operatori delle sale giochi al mare, la stagione estiva 2016 era partita male, ma poi è risorta con un luglio e agosto eccezionali sia dal punto di vista atmosferico che di affluenza nei locali, per cui anche quest’anno chiudiamo la stagione con un segno positivo”, dichiara Tredese.
Anche per Gennatiempo è stata “discreta, calcolando che l'inizio dell'estate il clima non è stato proprio favorevole, ma nella seconda parte (quindi dalla metà di luglio ) c'è stata una risposta positiva a fronte degli investimenti fatti, per quel poco che il mercato può proporre e commercializzare. Dalle analisi verbali risulta che siamo in linea con i dati dello scorso anno”. Ma “va sottolineato che tutte le location chiedono prodotti nuovi già presenti sui mercati internazionali e procedure più snelle per essere in linea con tutte le altre attività mondiali”, chiosa.

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