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SmwM, Cito (Fita): ‘Istituzionalizzare il fenomeno eSports’

14 giugno 2018 - 07:37

Angelo Cito, presidente di Fita, traccia gli scenari della regolamentazione degli eSports al convegno di GiocoNews.it alla Social Media Week di Milano.

Scritto da Ac
SmwM, Cito (Fita): ‘Istituzionalizzare il fenomeno eSports’

Milano - “L’idea di vedere gli eSports approdare alle Olimpiadi non è affatto un miraggio ma un obiettivo raggiungibile. Per farlo, però, bisogna creare una cultura di questo settore che dia regole certe e adeguate e, soprattutto, che metta al centro il giocatore”. Ne è convinto Angelo Cito, presidente di Fita - la federazione italiana del Taekwondo aderente al Coni - intervenendo al convegno di GiocoNews.it dedicato agli eSports all’interno della Social Media Week di Milano.

Cito, che si è preso in carico di approfondire la regolamentazione di questa potenziale disciplina olimpica, ha illustrato nel corso del dibattito il possibile percorso da intraprendere per arrivare a questo risultato. E all’obiettivo che potrebbe essere quello di Parigi 2024.

“Abbiamo a che fare con un fenomeno che, visti i numeri, non può passare inosservato agli occhi di nessuno e per questo anche il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso di dedicare una certa attenzione. A lanciare il sasso è stato proprio il presidente del Cio quando qualche mese fa ha dichiarato di avere interesse nei confronti di questa materia, dettando però delle precise condizioni riguardo alla regolamentazione del fenomeno, perché ogni disciplina olimpica, per diventare tale, deve avere determinati requisiti: per esempio delle regole e tutele dal punto di vista dell’integrità dello sport, della legalità - pensando anche alle scommesse sportive - dei controlli antidoping ma anche dell’inclusione delle donne, che è diventato anche questo requisito indispensabile per ogni disciplina”.
 

L’occasione concreta, tuttavia, è legata al fatto che ogni Paese che ospita i giochi olimpici può introdurre cinque nuove discipline che non sono state ancora affrontate e la Francia ha detto di pensare proprio agli eSports come una di esse, ha spiegato Cito. “Da qui il nostro interesse a farci da promotori per strutturare questa disciplina in Italia”. Tenendo anche conto - ha aggiunto - “che l’Italia, attraverso il Coni, rappresenta una delle realtà maggiori è più strutturate a livello internazionale”. Ed ecco quindi che il nostro Paese potrebbe fare da apripista anche per gli eSports.
 
 
“L’impegno che ho assunto, come Fita, è quello di provare a organizzare questo fenomeno: e a breve partiremo con le attività di tesseramento dei giocatori, almeno per quanto riguarda i giochi di lotta, con l’organizzazione di eventi e con la formazione. Mettendo sempre al centro il giocatore, che deve essere sempre più atleta a tutti gli effetti. Quindi valutando anche tutti gli aspetti cari allo sport e quindi al Cio: come l’attenzione alla sedentarietà dei player - che va contrastata con misure efficaci e concrete, è così via. Per dare piena dignità ai videogiocatori, facendoli diventare veri e propri atleti”.
 

Per quanto riguarda il percorso da intraprendere, Cito ha spiegato che la strada maestra sarà quella che verrà delineata dal Cio e che diventerà quindi valida per tutti i Paesi e le federazioni: però questo non significa che bisogna attendere e stare a guardare e, anzi, credo che sia nostro compito provare a tracciare delle strade che magari possono rivelarsi punti di riferimento”.
 
 
Tra i punti di forza che descrivono anche l’interesse generale per gli eSports, il presidente Fita ha citato anche l’interesse ulteriore espresso dal Ceo di Olympic Channel: il colosso tv che ha dichiarato di iniziare a lavorare sugli eSports. A cui si aggiunge, cosa non banale, anche il fatto che Facebook sta investendo su questo settore. Tutti segnali concreti che vanno nella stessa direzione. “Ora spetta a noi farci trovare pronti e magari anticipare il trend”, ha concluso Cito.

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