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La stagione del divertimento: una rivincita per l'amusement

18 agosto 2018 - 08:12

Le sale giochi nelle località di mare continuano a esercitare una buona attrazione anche sui turisti. Ma dal Governo si attendono cambiamenti nella normativa.

Scritto da Redazione
La stagione del divertimento: una rivincita per l'amusement

Con l'arrivo dell'estate le sale giochi al mare tornano ad essere centri di aggregazione e divertimento. “Ci sono belle novità soprattutto a livello di redemption, e tanta voglia di tenere compagnia alle famiglie, facendole divertire. Pensiamo che sia importante far leva sulla voglia di nuovo del cliente, non presentandogli sempre le stesse attrazioni viste e riviste”, sottolinea Tiziano Tredese, membro e socio fondatore del Consorzio Fee (Family Entertainment Expo).

“Fino al 20 giugno circa, però, si soffre sempre un po’ e di solito si aspetta con ansia la chiusura delle scuole!”. 

Le sale al mare riescono ancora a intercettare i turisti? “Sì, le sale giochi, specie nelle località a vocazione turistica, continuano ad esercitare un’attrazione importante, soprattutto verso gli stranieri. Per esempio nei recenti giorni del Corpus Domini a Jesolo le vie, e anche le sale giochi, erano gremite di austriaci, svizzeri e tedeschi. Praticamente era difficile sentire parlare italiano...”. 

Quali sono i giochi che vanno per la maggiore?

“Con la bella stagione non posso non pensare a un gioco d’acqua come Ice Man, super divertente! Tra gli ever green, che continueranno a lungo a divertire i bambini e i loro genitori mettendo alla prova la loro abilità, il Down the Clown, il grande classico del Coin drop e i giochi che simulano la guida”.

Il nuovo Governo quali azioni deve mettere in campo per il rilancio delle sale giochi e dell'amusement in generale?

“L’auspicio è, come sempre, che i nuovi governanti sappiano fare le dovute distinzioni all’interno del macro settore del gioco. La caccia alle streghe verso il gioco d’azzardo non può trascinare con sé anche il gioco per le famiglie. Questo, oltre a comportare un mortale danno economico verso un’industria che spesso dà voce alla creatività italiana nel mondo e sempre è di supporto al turismo, voce così fondamentale per il nostro Sistema Paese, priverebbe bambini e adulti di tanto sano e aggregante divertimento”. 

UN TAVOLO INTERASSOCIATIVO - “Le nostre non sono più sale giochi, ma ormai amiamo definirci sale di intrattenimento per la famiglia, sparse in tutta Italia e che si concentrano soprattutto nella riviera romagnola e in quella veneta, ove rappresentano locali che offrono un sano intrattenimento e sono apprezzate per il valido e prezioso supporto al comparto turistico”. Lo sottolinea Vanni Ferro, presidente dell'associazione New Asgi.

“La frequentazione nei nostri locali è cambiata negli anni, un tempo era il punto d’incontro dei giovani che vi trascorrevano molte ore e forse anche intere giornate, mentre oggi la nostra clientela è composta in maggior parte da intere famiglie che condividono in maniera sana alcuni momenti di puro svago e divertimento. I giochi che vanno per la maggiore sono quelli che permettono di giocare insieme tutta la famiglia, che sono alla portata dei nonni, dei genitori e dei figli, che mettono in sana competitività  le tre generazioni.  Quindi giochi molto semplici, come videogiochi, flipper, kiddie rides, tavoli da hokey, gru che possono distribuire piccoli premi, tiri al gettone, apparecchi che rilasciano dei tickets in base all’abilità del giocatore e che possono permettere lo scambio in premi.

Vorremmo far comprendere ai nostri legislatori che l’amusement non ha nulla da condividere con l’azzardo, per uscire da questa situazione che ha del paradossale. Con la scusa di combattere l’azzardo si è ritenuto di catalogare anche le sale intrattenimento per famiglia come 'palestre per l’educazione di futuri ludopatici'. Vorrei che il concetto fosse molto chiaro: le sale attrazioni sono quelle che offrono divertimento diversificato a tutta la famiglia e che hanno ancora un importante ruolo nell’educazione e socializzazione dei giovani, oggi sempre più portati a chiudersi nel loro mondo rappresentato da giochi sul telefonino o applicazioni su Pc.
Vorremmo avere fra i politici interlocutori obiettivi, che non cavalchino la lotta alla ludopatia per fare presa sugli elettori, trascinando nel baratro le nostre aziende, la maggior parte piccole e a conduzione famigliare, condannandole a subire l’enorme burocrazia, le limitazioni, le omologhe, il regime autorizzatorio dei Monopoli di Stato, insomma la stessa pesante normativa alla quale sono sottoposti i giochi a vincita di denaro.
Per questo stiamo lavorando al tavolo intrassociativo di Roma con Anesv, Fee, Sapar, Federsport, Cna per arrivare ad un documento da proporre al nuovo governo, che permetta di sdoganare il gioco senza vincita in denaro e di inquadrarlo in un nuovo settore con una burocrazia più snella e consona al nostro settore”.

 

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