D'Alesio (Coord. ippodromi): 'Consulta attesa da nove anni'

"Già nel lontano 2012 chiedevamo l'istituzione di una consulta dell'ippica, speriamo che ora sia la volta buona". Così Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi, commentando la decisione del sottosegretario al Mipaaf Francesco Battistoni di istituire una Consulta permanente dell'ippica.

"Questa associazione - scrive D'Alesio in una nota - condivide la decisione del sottosegretario Battistoni di istituire una Consulta permanente dell’ippica con la presenza dei rappresentanti della filiera ippica". D'Alesio sottolinea poi le parole di Battistoni che invita il settore all'unità perché "se tutti marciamo uniti possiamo vincere le sfide, altrimenti si rischia di restare in una impasse deleteria. Questo non significa che dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo, ma che il confronto aiuta a prendere la strada più giusta".

A ribadire l'importanza di una consulta e l'affinità di vedute con il sottosegretario di Stato, D'Alesio riporta poi in calce alla nota un documento presentato dal Coordinamento ippodromi al Senato nel 2012, ben nove anni fa. Tre pagine attraverso le quali già all'epoca l'associazione che raggruppa gli ippodromi di Albenga, Aversa, Civitanova Marche, Chilivani, Foggia, Modena, Montegiorgio, Palermo, Pontecagnano, Ravenna, Sassari e Taranto, chiedeva l’istituzione della Consulta ippica.

"La gravissima crisi che attraversa l'ippica italiana - scriveva il Coordinamento ippodromi nel 2012 - richiede in questo momento radicali interventi da parte del Parlamento e del Governo finalizzati ad impostare la necessaria transizione dal vecchio sistema (Unire/ Assi) soppresso con D.L. n 87 del 27 giugno 12 ed il nuovo ordinamento".

Già nel 2012 si sottolineava il forte calo delle scommesse ippiche, che avevano registrato un meno 32 per cento rispetto al 2011, e un meno 75 per cento dal 2006, indicando che, per risollevare il settore, "si ritiene necessario che venga istituita presso il Ministero una Consulta tecnica che affianchi con competenza e responsabilità il lavoro degli organi ministeriali". A nove anni di distanza pare che la richiesta di D'Alesio possa ora sperare di avere una risposta.