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Lama (Confesercenti): ‘Verso un disciplinare della filiera Amusement’

10 ottobre 2019 - 10:43

Alessandro Lama, presidente Federazione Amusement Confesercenti, evidenzia il lavoro che le associazioni stanno facendo per ridare slancio al settore dell'intrattenimento.

Scritto da Redazione
Lama (Confesercenti): ‘Verso un disciplinare della filiera Amusement’

“La presenza del comparto Amusement all’interno della fiera Enada è un qualcosa da notare e, a mio giudizio, da esaltare visto che, girando tra i padiglioni, si può facilmente vedere non soltanto una buona partecipazione in termini di espositori, ma anche una grande partecipazione del pubblico che è maggiore rispetto alla parte del gioco a vincita. A conferma del fatto che il settore è ancora vivo e continua ad avere appeal”.

Parola di Alessandro Lama, presidente Federazione Amusement Confesercenti, che evidenzia a GiocoNews.it il lavoro che le associazioni di categoria stanno facendo per ridare slancio al settore: “Credo che anche questa fiera sia la dimostrazione che quel progetto di rilancio avviato qualche tempo fa dagli operatori aveva senso e sta avendo seguito, grazie al Consorzio Fee ma anche grazie a New Asgi, a Sapar e Sapar Servizi, che hanno supportato questo percorso e lo stanno portando avanti con convinzione”.
 
E la fiera è stata anche un’occasione per fare il punto della situazione e capire quali passi compiere da qui in avanti, tenendo conto delle varie problematiche in essere, affrontate anche in dibattito ad hoc.
 
“L’obiettivo sul quale ci stiamo concentrando in questo momento è quello di tutelare i centri di intrattenimento che pur essendo rivolti alle famiglie e orientati alla socializzazione continuano, seppure paradossalmente, ad essere compromessi da misure e legislazioni miopi e spesso anche assurde, soprattutto a livello locale”, aggiunge Lama.
 
“Purtroppo mancano interlocutori e per questa ragione ritengo utile e necessario riaprire tavoli di concertazione tra associazioni per lavorare su progetti concreti, come si era fatto lo scorso anno con quel tavolo di lavoro che aveva portato all’accordo con l’Università Roma 3”.
 
Altro tema di interesse e sul quale le associazioni di categoria intendono lavorare ora è la stesura di un disciplinare di filiera “da elaborare in maniera concertata in modo da poter avere materiale da presentare alle istituzioni e alle amministrazioni locali per spiegare il nostro modo di operare, sano e lecito e i livelli di sicurezza per i consumatori. Naturalmente ponendoci dei limiti e delle regole chiare e stringenti che ci impegneremo a rispettare come operatori”.
 
Intanto, a proposito dell’indagine condotta dall’Università Roma 3, si attendono i risultati della terza fase del lavoro entro la fine dell’anno, per poi passare alla fase delle conclusioni.
 
Ma già a dicembre di avranno primi dati utili per riflessioni mirate. “Si tratta di un lavoro – spiega ancora Lama – che stiamo facendo noi operatori, con sforzi notevoli, e che dovrebbe invece fare lo Stato, invece di legiferare senza conoscere la materia e senza neppure valutare l’impatto delle misure a livello economico ma anche sociale, visto che introducendo restrizioni di un certo tipo si sta smantellando l’offerta di puro intrattenimento”.

 

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