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Il Covid ferma il gioco in Europa: gennaio di chiusure ormai ovunque

05 gennaio 2021 - 16:00

Oltre all'Italia anche Gran Bretagna, Germania, Francia, Austria e altri fermano i locali di gioco almeno fino alla fine del primo mese del 2021.

Scritto da Ac
Il Covid ferma il gioco in Europa: gennaio di chiusure ormai ovunque

Con l'Inghilterra, la Scozia e il Galles che entrano in totale lockdown, l'industria del gioco  e dell'intrattenimento viene completamente e definitivamente fermata in Europa.

In Italia, come noto, tutto il gaming retail è chiuso fino al prossimo annuncio e non potrà riaprire prima del 16 gennaio, data in cui scadono le restrizioni precedentemente fissate dal Governo. Anche se la sensazione è che le stesse misure potranno essere prorogate almeno fino alla fine del mese.

Proprio come è avvenuto, per esempio, in Germania, dove il lockdown è stato prorogato fino al termine di gennaio tra le critiche sul modo in cui viene gestito il programma di vaccinazione, in un contesto di elezioni federali e statali in arrivo.

Anche nella vicina Austria, intanto, tutti i casinò, i bar e le slot sono serrati almeno fino al 24 gennaio.

Dal canto suo il Regno Unito ha rafforzato le proprie misure di restrizione con l'Inghilterra che è entrata in un lockdown totale ieri (lunedì 4 gennaio), in seguito a una decisione del Governo: in maniera analoga, l'Esecutivo scozzese ha chiuso i locali invitando la popolazione a rimanere in casa. In Galles, scuole e college rimarranno chiusi fino al 18 gennaio e il Paese rimarrà bloccato, come lo è dallo scorso 20 dicembre. Ma se la Scozia lo resterà almeno fino alla fine di gennaio, per l'Inghilterra si prevede che lo stop durerà fino alla metà di febbraio.

Tutto questo mentre decisioni simili si stanno susseguendo in tutta Europa, con i governi lottano per far fronte al crescente tasso di infezione della pandemia.
 
In Italia, peraltro, dove si assiste allo stop più duraturo rispetto a ogni altro Paese del mondo, si registrano anche andamenti preoccupanti per le regioni di riferimento per l'industria del gioco e, in particolare, per quello dell'amusement.
Ad oggi, infatti, la regione con il maggior numero dei casi è proprio il Veneto, che rappresenta una vera e propria culla dell'intrattenimento, seguita dall'Emilia-Romagna che è l'altra regione del gioco, dove si svolge abitualmente anche la fiera di settore italiana, in programma anche quest'anno per la fine di marzo.
 

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