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Monopoli e il caso del biglietto strappato: "Nessun contenzioso, abbiamo già pagato tutto agli eredi"

02 luglio 2013 - 16:35

“Non vi è stato alcun contenzioso e nessuna sentenza di condanna per l’Amministrazione in riferimento alla presunta “battaglia legale” di un cittadino di Arezzo contro lo Stato per ottenere il pagamento di un biglietto vincente 100.000 euro della lotteria Italia del 2002, strappato per errore”.

Scritto da Gt
Monopoli e il caso del biglietto strappato: "Nessun contenzioso, abbiamo già pagato tutto agli eredi"

 

L'ufficio comunicazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato precisa così la strana storia di Giulio Galantini che risale al gennaio scorso, proprio i giorni successivi alle estrazioni dellla lotteria italia. “In data 14 gennaio 2003 il sig. Giulio Galantini chiedeva al competente Ufficio di questa Amministrazione di poter incassare il premio della Lotteria Italia 2002 quale possessore del biglietto serie A numero 361746, presentato strappato in due sezioni separate e, quindi, non integro. Si rammenta, al riguardo, che nel periodo di riferimento (anno 2003 appunto), per poter essere ammessi al pagamento i biglietti dovevano essere totalmente integri, e ciò seguendo letteralmente quanto previsto dall’articolo18 del Regolamento Generale delle lotterie nazionali di cui al Dpr 20 novembre 1948 n. 1677. Nel tempo, peraltro, tale interpretazione letterale del dettato della norma ha subito un’evoluzione; attualmente, a fronte delle moderne tecnologie, è possibile effettuare una ricostruzione informatica dei biglietti tale da garantire un’integrità virtuale degli stessi, che escluda la possibilità di non coincidenza delle due sezioni del tagliando e quindi, oggi, può ritenersi soddisfatto il requisito dell’ “integrità” richiesto dalla norma citata ai fini della pagabilità.

L’AAMS, pertanto, ha deciso di richiedere la perizia con relativa ricostruzione informatica del biglietto alla Società Pollard, produttrice dei biglietti della Lotteria Italia 2002. Dalla documentazione fornita dalla società è emerso inequivocabilmente che le due sezioni del biglietto appartengono al medesimo tagliando e che, quindi, si tratta di biglietto originale la cui ricostruzione è stata resa possibile dalle due porzioni fornite. Il risultato della perizia, pertanto, ha fugato ogni ombra di dubbio non soltanto in merito alla originalità del biglietto ma anche sull’unicità del titolo. Tale conclusione, inoltre, è confortata dalla circostanza che quella vincita non è mai stata reclamata da nessuno.

Occorre, altresì, evidenziare che l’AAMS, ora agenzia delle dogane e dei monopoli, si è fatta parte diligente anche a riconoscimento della perseveranza degli eredi del sig. Galantini (deceduto nel 2007) che, pur senza instaurare un contenzioso, hanno tuttavia continuato a coltivare la propria pretesa, anche in relazione alle proprie difficoltà economiche, personali e familiari, difficoltà rappresentate dal legale degli stessi eredi e delle quali in più occasioni è stato dato risalto dai mezzi di informazione e di stampa che nel tempo sono tornati ad occuparsi della vicenda. Proprio per chiarire la composizione che si potrebbe definire “bonaria” e certamente non frutto di una sentenza di condanna per l’amministrazione, è utile ricordare che il legale degli eredi, Avv. Edoardo Manco, ha rappresentato la volontà degli assistiti di “rinunciare alla formulata (a suo tempo) richiesta di interessi e della rivalutazione monetaria eventualmente maturati sulla somma di € 100.000,00, oggetto della vincita della Lotteria Italia 2002” .

La vicenda si è, quindi recentemente conclusa con la determinazione di procedere al pagamento in favore degli eredi, cui si è provveduto in data 4 giugno.

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