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Lotto e lotterie, la fortuna bacia tutti

20 agosto 2016 - 08:25

Storie di vincite straordinarie e di nuove vite cominciate. Ecco chi sono alcuni dei vincitori più grandi di tutti i tempi a lotto e lotterie.

Scritto da Francesca Mancosu
Lotto e lotterie, la fortuna bacia tutti

"Se potessi avere mille lire al mese...", cantava una vecchia canzone degli anni Trenta, prima che l'inflazione e poi l'euro modificassero di molto le aspirazioni pecuniarie degli italiani. A quasi un secolo di distanza il sogno di cambiare la propria vita è però ancora vivo e vegeto, magari confidando nel bacio della Dea bendata. Una speranza che per molti è diventata realtà, grazie alle vincite regalate da Lotto, Superenalotto e gratta e vinci. Gioco News ha raccolto le storie più fortunate.


IL SORRISO DI RE LOTTO - Già in uso dal Quattrocento e consolidato fra fine Ottocento e inizi Novecento, il Lotto è uno dei giochi più amati di sempre. Uno dei più praticati – chi, almeno una volta nella vita, non ha puntato sui numeri sciorinati dalla nonna apparsa in sogno? – e uno di quelli che da sempre regala più 'soddisfazioni'. Fra le vincite che balzano agli occhi scorrendo gli annali c'è quella centrata nel 2014 a Villa Agnedo, paesino di mille abitanti in provincia di Trento, dove i numeri 8-38-42-55-67 sulla ruota di Palermo hanno regalato una cinquina da 3.124.750 euro. A rivivere quel giorno, correva il 7 di gennaio, è la titolare della fortunata ricevitoria, Delia Rizzà. "A ricordo di quella cinquina fortunata nel mio locale c'è un quadro. Sappiamo bene chi è stato: si tratta di un pensionato, che amava giocare sempre i suoi numeri e che due anni prima aveva vinto 25mila euro. Continua a giocare, sempre basse cifre, e il suo obiettivo è vincere altri 5 milioni di euro, stando a quello che ci racconta. La sua fortuna è stata un po' quella di tutta la valle visto che si è comprato una bella casa, a xui hanno lavorato tanti operai della zona, e pure una macchina di lusso. Diciamo che ha dato da mangiare a tante persone, e ha regalato 500 euro anche a me, che io ho diviso fra i miei dipendenti. Gli auguro davvero di ricevere ancora una volta il bacio della Dea bendata".

È invece avvolto nel mistero il giocatore che il 7 novembre 2015, a Mortegliano (Udine), grazie al 10eLotto con 4 euro ha portato a casa 5,3 milioni. "Dovrebbe essere una ragazza di un paese vicino – ricorda Giovanni Geron, il titolare della ricevitoria che ha registrato la giocata – ma non si sa nulla di preciso. Pare che dopo un mese dalla vincita sia sparita nel nulla, come volatilizzata, probabilmente sarà partita. Qui nei dintorni non si son mai visti macchinoni o cose del genere, e non abbiamo ricevuto regali, purtroppo". Il 10eLotto è stato particolarmente generoso anche con Parabiago, in provincia di Milano. Qui, il 3 febbraio 2015, un cliente abituale di una ricevitoria ha centrato un '9' da oltre 2,1 milioni di euro. "Non l'ho più visto dopo quel giorno, ma non scorderò mai la sua faccia e la sua confusione", racconta il titolare William Vignati, anche lui rimasto senza 'ricompensa' (che, ricordiamo, non è assolutamente dovuta dai vincitori) e senza tante notizie sulla sorte del bottino.
NUOVI SOGNI CON SUPERENALOTTO ED EUROJACKPOT - La 'striscia vincente' del SuperEnalotto, nato alla fine del 1997, comincia il 17 gennaio del 1998 a Poncarale, in provincia di Brescia, dove i numeri 29, 37, 49, 51, 55 e 74 premiano un sistema giocato da un gruppo da amici con ben 11,8 miliardi di lire. Un record. Fra loro c'è anche il titolare della fortunata ricevitoria che dopo quel giorno ha venduto il suo bar ed è andato in pensione, ma non si è dato agli stravizi. Ha ristrutturato la sua casa, ne ha comprato una per la figlia e una per la villeggiatura, per tutta la famiglia, al lago, e ha 'assecondato' la sua passione per le auto storiche. Uscito allo scoperto a oltre undici anni di distanza dalla giornata che gli ha cambiato la vita, non ha mai fatto i nomi dei suoi compari, ma solo elargito – di fronte ai microfoni di chi lo intervistava – un prezioso consiglio: "Negare sempre, mai ammettere di aver vinto. E non montarsi mai la testa". L'ultimo della serie, almeno nel momento in cui stiamo per andare in stampa, è quello realizzato nel luglio 2015 ad Acireale, in Sicilia, per un importo di 21,8 milioni di euro, mentre il più ricco della storia – sempre fino ad ora, - è pari a 177,7 milioni (risalente al 2010) e avrebbe premiato alcuni giocatori della zona di Roma che avevano acquistato una delle 70 quote di un sistema a caratura, vincendo ognuno 2 milioni e 538 mila euro.
Fra le vincite più consistenti al SuperEnalotto c'è quella di una coppia dell'Emilia Romagna che dopo aver giocato per tre anni di fila – una volta alla settimana e solo e sempre 2,50 euro – nel 2013 hanno sbancato la fortuna per quasi 14 milioni di euro. Non si sono accorti subito di aver fatto '6', raccontano i due, ma "dopo aver controllato per centinaia di volte i numeri" capiscono di avercela fatta. Quando vanno a ritirare la vincita, annunciano di voler costruire una scuola nel loro paese, San Venanzio di Galliera, pesantemente danneggiato dal terremoto che nel 2012 ha colpito diverse località fra Bologna Ferrara, Modena e Reggio Emilia, causando 27 morti e centinaia di feriti. Un'intenzione lodevole, probabilmente annunciata sull'onda dell'entusiasmo del momento, a cui però non è stato dato ancora seguito, stando a quanto fanno sapere dalla Pro Loco di San Venanzio di Galliera.
Stessa intenzione hanno espresso i venti amici di Trieste e dintorni che nel 2013 hanno vinto 400mila euro all'Eurojackpot, il gioco numerico a totalizzatore con un montepremi comune in Europa, intascando una somma di circa 20mila euro a testa, da destinare in parte ad un ospedale infantile e ad una casa famiglia per animali. "Non so se abbiano o meno fatto quelle donazioni – dice il gestore della ricevitoria che ha venduto la schedina vincente, Andrea Rodriguez – ma comunque la loro è una cifra che non cambia la vita. So che hanno usato quei soldi per estinguere il mutuo, mandare i figli all'università e cose simili. Mi hanno chiesto di mantenere il riserbo sulla loro identità e io l'ho fatto, e per questo mi sono stati riconoscenti: mi hanno portato a cena fuori e mi hanno donato una buona bottiglia di vino, visto che mi sono occupato di sbrigare tutte le incombenze per l'incasso. Qualcuno lo vedo ancora, passa da me a giocare qualche volta".
Restando in tema Eurojackpot è d''obbligo citare la vincita da 15.540.423 euro centrata nell'agosto del 2013 a Carate Brianza, provincia di Monza Brianza, in una ricevitoria che definire d'oro è poco. "Il nostro – racconta orgoglioso il titolare Luigi Guadagna – è il primo e unico jackpot di Eurojackpot messo a segno in Italia. Oggi, come allora, posso dire di non sapere chi lo ha vinto, ma in fondo non lo svelerei neppure se lo sapessi, visto che noi ricevitori siamo un po' come i medici e i confessori. In questi ultimi anni abbiamo attraversato un periodo di buona sorte e regalato tante vincite ai nostri clienti fra cui 100mila euro al gratta e vinci, un '8' da 300 milioni di lire al Totogol e una vincita di altri 400 milioni in una lotteria collegata al Gran premio di Formula Uno. È stata l'unica del genere in Italia grazie a un sistemone che ha premiato la vittoria di Michael Schumacher, e ora non esiste neppure più. A questo punto ci manca solo un '6' al SuperEnalotto!", chiosa Guadagna. E, visto il cognome che porta, probabilmente presto arriverà anche questo.

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