skin

Gb studia moneta elettronica nelle slot, ma in Italia è tabù

20 settembre 2016 - 10:22

In Regno Unito si apre il dibattito sull’uso della moneta elettronica nelle slot machine. E in Italia?

Scritto da Ac
Gb studia moneta elettronica nelle slot, ma in Italia è tabù

 

Il Regno Unito guarda avanti, anche nel gaming. Così un settore tipicamente ‘conservatore’ come quello del gioco fisico, propone l’impiego di sistemi di pagamento elettronici anche per le slot machine. Al punto che l’associazione di categoria Bacta che rappresenta le imprese di questo settore, stare elaborando delle proposte per introdurre l'uso della carta di debito sulle Awp nel Regno Unito (dove sono conosciute come ‘apparecchi categoria C’). Alla base dell’iniziativa ci sarebbe la preoccupazione per la rapida crescita dei sistemi di pagamento cashless, soprattutto tra i più giovani. Un fenomeno che potrebbe far perdere clienti, nel prossimi futuro. Per questo l'associazione ha messo la questione in cima all’agenda associativa, con l’intenzione di discutere la materia in occasione dei prossimi incontri delle prossime settimane.
In Europa, tuttavia, c'è una legislazione simile a quella del Regno Unito che vieta l'uso diretto di carte di debito nelle macchine Awp e anche per questo altre associazioni di categoria europee si dicono preoccupate di questa evoluzione.

La rivista InterGame ha dedicato un articolo specifico sulla materia, a cura di Kieran O'Keefe, segretario generale di Euromat, la federazione europea delle associazioni di categoria del gioco terrestre, nel quale viene spiegato come: "Le Awp sono tradizionalmente un cash game, per questo il fallimento di una iniziativa mirata ad anticipare un futuro senza contanti comporterà per la nostra industria una diminuzione del fatturato". L'aumento accelerato di sistemi di pagamento senza contanti è stato rapidamente identificato dall'amministratore delegato di Bacta, John White, il quale spiega che dopo aver parlato con i giovani, che sono i futuri clienti, “le persone di età inferiore ai 40 si stanno allontanando dall'uso del contante. E questo è un problema per noi". Le preoccupazioni di Bacta sono in particolare rivolte all'uso del contante nelle macchine presenti nei pub - nelle sale giochi e nei centri di gioco  per adulti, poiché la possibilità di bancomat è più diffusa, ma è rara in un pub.
E IN ITALIA? – Nel nostro Paese si parla da tempo, nel settore degli apparecchi da intrattenimento, della possibilità di introdurre, un giorno o l’altro, i sistemi di pagamento elettronici in sostituzione della ‘moneta sonante’. Un’opportunità dal punto di vista della tracciabilità e un serio antidoto al problema dei furti negli apparecchi, ma al tempo stesso un autentico spauracchio per gli operatori. In primis, per via del ruolo dei gestori di slot che, fino a qualche tempo fa (e in parte ancora oggi), venivano addirittura definiti ‘terzi incaricati alla raccolta delle giocate’, a far intendere quanto fosse determinante proprio la raccolta delle monete tra le attività di filiera, al punto da identificare una specifica categoria. E tanto basta a capire perché gli stessi operatori intendono da sempre mantenere la moneta fisica nei giochi, sia pure al caro prezzo rappresentato dai furti, che sono ormai all’ordine del gioco di ogni impresa di gestione. Il motivo principale tuttavia, anche se meno rappresentato, per il quale nel nostro paese si è sempre guardato con sospetto e scetticismo all’introduzione della moneta elettronica nelle slot è la consapevolezza generale che, tra le ragioni per cui le slot machine rappresentano il gioco più gradito in Italia, c’è proprio il fatto che questo tipo di gioco sia puramente anonimo e, quindi, esente dalla contabilità personale e pubblica di ogni individuo. Per questa ragione, in effetti, sono in molti a scommettere che l’introduzione di una tracciabilità nelle giocate alle slot machine, provocherebbe una forte perdita di audience tra i giocatori e, quindi, un crollo della raccolta e delle entrate erariali di conseguenza.

 

Articoli correlati