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Codere, Innamórati di Te: Romano 'Abbiamo a cuore temi importanti'

27 novembre 2017 - 16:19

A Roma la settima tappa del progetto itinerante di Codere Italia contro la violenza sulle donne.

Scritto da Redazione
Codere, Innamórati di Te: Romano 'Abbiamo a cuore temi importanti'

Il famoso progetto itinerante “Innamòrati di Te” di Codere Italia, dopo aver girato l’Italia, torna a Roma, questa volta al Forum Sport Center di Via Cornelia. La settima tappa dell’evento, partito a giugno 2015, arriva a pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne e vuole essere ancora una volta un momento di riflessione e dibattito sul tema della violenza di genere e sui suoi numeri allarmanti. Secondo la recente indagine del progetto Ccm, supportato dal Ministero della Salute, le donne oggetto di violenza hanno tra i 15 e i 49 anni, più di un terzo sono straniere e l’aggressore è nel 35 percento dei casi il coniuge o un partner sentimentale. Una violenza che non conosce confini: nel mondo colpisce infatti oltre il 35 percento delle donne (dato Oms).
“Il cosiddetto ciclo della violenza è tragico nella sua evoluzione, si passa infatti da forme ripetute nel tempo di intimidazione, isolamento e svalorizzazione della figura femminile, fino ad arrivare a veri e propri atti di violenza fisica, intervallati, ed è questo l’aspetto più inquietante, dalle false riappacificazioni, fino ad arrivare poi a casi estremi con la morte della vittima”, dichiara Paolo Vincenzoni, Comandante del Reparto Crimini Violenti del Ros. “Può apparire ovvio e scontato, forse anche banale, ma la denuncia è la miglior forma di prevenzione, oltre che ovviamente viatico all’esercizio dell’azione repressiva in tema di violenza contro le donne. Sono infatti gli atti ripetuti che sfociano spesso in tragedia, proprio quelli mai denunciati”.

In questo quadro, risulta di fondamentale importanza l’attività che sul territorio viene portata avanti dalle associazioni che si dedicano alle donne che subiscono violenza. Sono loro che il più delle volte rispondono in prima battuta alle vittime di violenza, orientandole verso i servizi presenti e sostenendole nelle varie pratiche.
“In Italia, gli ultimi dati sulla violenza sono allarmanti e, sebbene vi sia stata una lieve flessione nel 2016, il fenomeno resta preoccupante. È per questo che siamo liete di partecipare, ormai da tre anni, all’evento Innamòrati di Te di Codere. La nostra partecipazione nasce proprio dalla consapevolezza che non possiamo restare indifferenti, dobbiamo fare rete con le tante figure impegnate a sensibilizzare le donne alla denuncia e al cambiamento, presentando le realtà di accoglienza e supporto a cui rivolgersi”, sottolinea Barbara Cerusico, presidentessa associazione Donne per la Sicurezza.

Secondo una recente elaborazione Istat su dati del ministero dell’Interno, nel 2016 in Italia sono state 149 le donne vittime di omicidi volontari. Se si esamina la relazione autore/vittima, di questi 149 quasi 3 su 4 sono stati commessi in ambito familiare: 59 donne sono state uccise dal partner, 17 da un ex partner e 33 da un parente.
“Il libro ‘Non è colpa mia. Voci di uomini che hanno ucciso le donne’ è nato dall’esigenza di capire perché un uomo normale sceglie di diventare assassino. Un assassino speciale perché uccide l’amore della propria vita, la donna con cui ha deciso un progetto di vita e magari fatto dei figli.
Spiega che il raptus non esiste e che la violenza è una scelta e che si può scegliere di non essere violenti”, spiega Vanna Ugolini giornalista de Il Messaggero Umbria e coautrice del libro.
Nella cultura dominante le donne sono purtroppo ancora relegate al ruolo domestico, spesso assoggettate alla figura maschile e dunque facili vittime di violenze da cui faticano ad uscire.
“Educare contro la violenza di genere deve essere una missione, osserva Caterina Grillone, avvocatessa e criminologa. Si devono scardinare gli stereotipi di genere alla base del fenomeno della violenza, per far prevalere la cultura del rispetto e del reciproco riconoscimento tra uomini e donne”.
In occasione della tappa romana di “Innamòrati di Te” la galleria Pavart presenta il progetto foto/artistico "R_esisto", concepito per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, che è stato realizzato dagli artisti Roberta Morzetti (scultura) e Angelo Savarese (fotografia), a cura di Velia Littera con la collaborazione di Prisca Tozzi in qualità di videomaker.
“Attraverso il mio corpo urlo il disagio della donna contemporanea. Attraverso la fotografia e la scultura si capisce come il corpo della donna sia al tempo stesso sacro e sacrificale. Non solo organi, muscoli, ossa e sangue ma palcoscenico tra mondo interiore e mondo esteriore. Luogo di conflitti, odio, amore e luce ma sempre e comunque di R_esistenza perché si sa che oggi la condizione della donna sta faticosamente, lentamente cambiando” - dichiara Roberta Morzetti, artista e scultrice. Il Forum Sport Center ha inoltre ospitato dal 24 al 27 novembre le opere di Roberta Morsetti che hanno aiutato a sensibilizzare e avvicinare il pubblico all’evento.
Il contrasto alla violenza sulle donne passa anche attraverso alcune pratiche sportive specifiche, che possono aiutare attivamente le donne a sentirsi più sicure.
“Sviluppare i concetti della consapevolezza e del pensiero attraverso l’accrescimento dello spirito di gruppo e lo scambio di esperienze comuni. Incrementare la fiducia in sé stessi e la soglia di difesa individuale, per prevenire o contrastare violenze di ogni genere. È questo lo scopo del Krav Maga (che in ebraico moderno significa combattimento corpo a corpo), spiega David Galle, Maestro e Istruttore di Krav Maga. Una disciplina dove non c’è nulla di superfluo o estetico, ma solo estrema efficacia, istintività, condizionamento, velocità di esecuzione delle combinazioni fino alla risoluzione del problema. Una delle particolarità di questo addestramento psicofisico è che moltissime tecniche sono di facile apprendimento e quindi possono essere imparate anche da persone che non hanno mai fatto sport da combattimento e di qualsiasi età”.
Dopo Roma, il progetto itinerante “Innamórati di Te” arriverà anche nelle altre città dove Codere opera. Tutti gli incontri sono gratuiti ed aperti al pubblico.

"Innamòrati di Te ha, nel corso di questi anni, messo in evidenza tanti diversi aspetti di un fenomeno che, purtroppo, è ancora in crescita: la violenza perpetuata sulle donne, violenza psicologica e fisica fino a quella più estrema che conduce all’omicidio. Oggi, grazie alla presentazione del libro di Vanna Ugolini e al progetto R_esisto di Roberta Morzetti, abbiamo la possibilità di guardare il fenomeno ancora da altre angolature: quella di chi ha scelto di incontrare e raccontare uomini che si sono macchiati del più efferato dei delitti, e quello di chi è in grado di esprimere con l’arte il dolore e la voglia di rinascita delle donne. L’appuntamento di oggi è ancora più speciale per Codere perché abbiamo la presenza in sala di tante colleghe, grandi donne ciascuna a modo proprio, che lavorano, sono madri, mogli e figlie, alle quali dobbiamo la riuscita di tante sfide. Possiamo essere tutte orgogliose di lavorare in un’azienda che si prende a cuore temi importanti come questo”, conclude Imma Romano, responsabile Relazioni Istituzionali di Codere Italia.

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