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Bingo e gaming hall, protocollo anti Covid-19 per 12mila lavoratori

14 maggio 2020 - 13:57

Siglato il protocollo anti Covid-19 per 12mila lavoratori delle sale bingo e gaming hall. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: 'Uno strumento per ripartire'.

Scritto da Redazione
Bingo e gaming hall, protocollo anti Covid-19 per 12mila lavoratori

Anche le gaming hall, le sale specializzate per l’offerta del bingo e degli altri giochi pubblici regolamentati, si attrezzano per contrastare la diffusione del Covid-19 e per ripartire in sicurezza. Lo fanno con il protocollo sottoscritto oggi, 14 maggio, dai sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Fipe Confcommercio e le società Gruppo Milleuno spa, Gruppo Operbingo Italia, Hbg Entertainment srl, Federazione Italiana Concessionari Bingo, Novomatic Italia e Cirsa Retail srl.


Un accordo quadro che riguarda migliaia di lavoratori, a livello nazionale, sia dipendenti diretti che dell’indotto delle oltre 200 sale da gioco in Italia: circa 12.000 lavoratori del settore, composto da figure professionali che garantiscono i servizi di intrattenimento che potranno tornare a lavorare in sicurezza.

“L'intesa - commentano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - si pone l'obiettivo di azzeramento dei profili di rischio connessi all’aggregazione sociale, ossia i rischi di assembramento, alla prossimità (per la vicinanza eccessiva delle persone) e all'esposizione (possibilità di contagio del soggetto), già ampiamente limitati dall’applicazione delle sole disposizioni previste nell’ultimo Dpcm. L'accordo sottoscritto - concludono le organizzazioni sindacali - rappresenta un importante apripista per realizzare intese, a livello aziendale, che mettano le singole società del settore nella condizione per essere già pronte alla ripartenza in sicurezza".
 
“Le Sale Bingo garantiscono significativi livelli occupazionali diretti e nell’indotto, generando circa 12.000 redditi da lavoro in quasi 200 gaming halls in Italia – commenta Fipe – e con questo impegno, ottenuto grazie ad un proficuo scambio con i delegati sindacali proprio in un momento drammaticamente difficile per i pubblici esercizi come quello che viviamo, vogliamo attivamente contribuire alla richiesta alle istituzioni di risposte agli imprenditori ed ai lavoratori del settore, con la riapertura delle sale. Una riapertura che consentirà di ritornare ai momenti di socialità tipici di queste attività, imparando a viverli con le precauzioni che il Protocollo garantisce.”
 

Il Protocollo è stato studiato sulla base di una attenta ed esplicita analisi dell’organizzazione del lavoro nelle sale, delle sue fasi sui diversi servizi offerti e delle possibili interferenze, individuando i profili di rischio e le contromisure organizzative per contenere o azzerare i rischi, secondo questi “pilastri”: misure organizzative: distribuzione degli spazi, percorsi definiti, controllo degli accessi per garantire il distanziamento sociale, igienizzazione e sanificazione giornaliera dei locali; misure strumentali: significativi investimenti delle aziende per garantire le distanze anche con utilizzo di schermature anti-contagio; i lavoratori saranno dotati di Dpi e saranno istituiti safe corner con igienizzanti e dispositivi di protezione anche per i consumatori; misure informative: massiccia comunicazione ai consumatori con schermi, cartellonistica e assistenza presso i safe corner. I lavoratori saranno preventivamente formati sulle misure di contenimento con ordini di servizio e istruzioni di lavoro per la corretta e pedissequa applicazione delle norme di sicurezza.

Il Protocollo è stato validato da un esperto indipendente, il professor Francesco Saverio Violante, Ordinario di Medicina del Lavoro all’Università di Bologna.

 

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