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Eurispes: 'Bingo, giocato medio di 1,5 miliardi all'anno'

09 luglio 2020 - 09:38

L'Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes presenta il suo rapporto sui rischi e prospettive del bingo, ecco i numeri su giocato, giocatori e addetti del settore.

Scritto da Redazione
Eurispes: 'Bingo, giocato medio di 1,5 miliardi all'anno'

I volumi di raccolta del Bingo sono rimasti sostanzialmente stabili nel triennio 2016-2018 con un giocato, in media, del valore di circa 1,5 miliardi di euro, 1 miliardo in vincite e una spesa che rappresenta quanto i giocatori complessivamente “lasciano” al fisco e ai concessionari del gioco (circa 450 milioni).
Considerando solo il 2018, all’Erario sono andati circa 182 milioni di euro (il 12 percento delle somme giocate) e alla filiera del gioco circa 273 milioni.

Queste sono alcune delle cifre che emergono dalla lettura del rapporto “Il bingo nella crisi del gioco legale in Italia: rischi e prospettive dell’offerta più 'social' della galassia gioco”, stilato dall'Osservatorio giochi, legalità e patologie dell’Eurispes e presentato oggi, 9 luglio.

Secondo i dati consolidati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, i volumi di gioco, nel 2018, hanno sfiorato i 107 miliardi di euro. Le giocate attraverso le Videolottery si sono attestate intorno ai 24,5 miliardi, quasi appaiate da quelle degli apparecchi Awp (24,06 miliardi). Le lotterie hanno superato i 9 miliardi e il Lotto gli 8 miliardi.
I volumi del “gioco a distanza”, ovvero quello che si esercita attraverso il Web, hanno raggiunto i 31,439 miliardi, con una progressione che in un biennio li ha visti lievitare del 50 percento. Le condizioni che si sono create a partire dallo scorso marzo stanno già segnalando una ulteriore conquista di spazio del gioco online, che si sta avvantaggiando della sostanziale “chiusura per Covid-19” delle offerte di gioco fisico.
I giocatori del Bingo, sempre nel 2018, hanno acquistato cartelle per 1.647 milioni di euro, di cui 1.519 milioni nel “Bingo di sala”, e il valore residuo attraverso il “Bingo a distanza” (la ricerca Eurispes si occupa esclusivamente del gioco del Bingo cosiddetto “fisico”, praticato nelle sale bingo). La dimensione di nicchia occupata da questa tipologia di offerta è confermata dal fatto di rappresentare solo l’1,5 percento dei volumi complessivi di giocate del gioco pubblico.
 
L’organizzazione del Bingo assorbe tra gli 8.000 e i 10.000 addetti (una media intorno a 50 lavoratori per ognuna delle 203 Sale attive al 31 dicembre 2018), di cui circa il 60 percento donne generando, inoltre, un forte indotto. In relazione ai volumi complessivi del gioco pubblico e ai suoi riflessi occupazionali, il Bingo si caratterizza dunque per un assorbimento di forza lavoro significativamente più elevato rispetto alle altre tipologie di offerta, con costi del personale – vale a dire redditi lordi dei lavoratori – stimabili in una quota intorno al 45 percento dei ricavi lordi della filiera. Le altre attività di gioco presenti nelle sale (gli apparecchi da intrattenimento offerti in Sale separate) occupano un numero di risorse molto ridotto rispetto all’offerta di Bingo, in genere non superiore al 10 percento del totale del personale impegnato.

I ricavi lordi delle 203 sale bingo attive al 31 dicembre 2018, derivanti dalla vendita delle cartelle, si sono assestati a circa 273 milioni di euro, ovvero, in media, a 1,346 milioni di euro per sala.
La quota di questo budget assorbita dal lavoro si colloca mediamente intorno al 45 percento dei ricavi lordi. Inoltre, i soli oneri annuali per la concessione attualmente assommano a 90mila euro per ogni sala, ovvero all’11 percento dei circa 800mila euro che mediamente non sono assorbiti dal costo del lavoro. Da ciò che rimane bisogna sottrarre ancora la quota per gli ammortamenti, quella per gli adeguamenti tecnologici richiesti dagli atti di convenzione, oltre ai costi da sostenere per l’affitto di immobili di amplissime dimensioni.
 
L’allestimento delle sale bingo comporta un costo di investimento medio complessivo stimabile attorno ai 2,5 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018 le sale bingo operative erano 203, condotte da 130 società concessionarie, riferibili ad alcuni gruppi operativi a livello nazionale e internazionale e, più frequentemente, a piccole realtà imprenditoriali locali attive con una, due o tre Sale al massimo, all’interno di àmbiti regionali.
 
IL PROFILO DEI GIOCATORI - Sulla base dei dati forniti dagli operatori e da alcuni studi, la profilazione dei giocatori del bingo è così sintetizzabile: 1,1 milioni di giocatori; il 58 percento dei giocatori è una donna; la spesa media mensile pro capite (su giocatori) è di 33 euro; la spesa media mensile pro capite (su popolazione residente +18 anni) di 0,7 euro. Una ricerca del 2017 condotta dall’Università degli Studi di Firenze su un campione di più di 800 giocatori, ha evidenziato che il 45 percento di questi ha l’abitudine di andare in sala in compagnia ed un ulteriore 23 percento di andare più spesso a giocare in compagnia che da solo. La somma di queste percentuali supera i due terzi del campione, un dato che identifica la percezione della sala bingo come luogo di incontro per attività di intrattenimento. A conferma di questa tendenza, solo il 13 percento dei giocatori dichiara di giocare “sempre” da solo. Circa i rischi di incorrere nel Disturbo da gioco d’azzardo, la percezione tra i giocatori del Bingo è molto elevata e, vista la scarsa incidenza di questa tipologia di gioco per lo sviluppo di dipendenze, ciò attesta un’attenzione “precauzionale” molto forte rispetto alla più ampia galassia del consumo di gioco.
 

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