“Per quanto concerne le sale Bingo verrà perso dal 50 all’80 percento del fatturato, la qualcosa significa antieconomicità per tutte le sale e cassaintegrazione per il personale. Il passo successivo sarà chiusura delle attività e licenziamento dei dipendenti”.
Lascia poco spazio all'immaginazione la risposta di Italo Marcotti, presidente di Federbingo, alla richiesta di un commento a Gioconews.it delle misure sul gioco contenute nel nuovo Dpcm, che ha disposto la chiusura delle sale a partire dalle ore 21.
“Abbiamo notizia di un nuovo dispositivo di Regione Lombardia che riprenderà il Dpcm del 18 ottobre. Il contenuto pare non cambierà, le sale rimarranno chiuse. È una misura sproporzionata soprattutto in virtù del fatto che le sale hanno potuto riaprire al pubblico dopo l’approvazione di un severo protocollo sanitario sicuramente più stringente di quello applicato da bar e ristoranti.
Il governatore non conosce la nostra realtà, ha operato con superficialità, creando un danno a lavoratori ed imprese lombarde. Riguardo al danno erariale sarà oggetto di una nostra segnalazione. Andremo ad investigare se l’azione da noi subita è supportata da oggettive motivazioni supportate da parere tecnico/scientifico o è solo demagogia. Se così fosse ragioneremo in merito al risarcimento del danno, anche a carattere personale”.
Le sale bingo, prosegue Marcotti, “hanno applicato un rigido protocollo sanitario, i tavoli possono ospitare un massimo di quattro persone a differenza delle sei concesse ai ristoranti. I posti gioco sono fisicamente divisi da pannelli di plexiglas, i venditori sono dotati di mascherina, maschera e guanti. Viene misurata la temperatura all’entrata e vengono effettuati i tamponi molecolari per evitare l’utilizzo di personale positivo asintomatico. Le sale Bingo sono un luogo sicuro, dal punto di vista sanitario non è possibile mettere in campo altre iniziative”.
“Al Governo chiederemo il ristoro pubblicamente promesso dal presidente del Consiglio. Siamo l’attività economica più penalizzata.
La perdita stimata al 31 dicembre 2020 sarà di oltre 500 milioni di fatturato e 120 milioni di gettito erariale a cui si sommeranno la cancellazione di 5mila posti di lavoro. Un’ecatombe di cui potranno gioire le mafie ed il mercato estero online”, conclude il presidente di Federbingo.