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Commissione gioco: 'Casinò presidio legalità e attrazione turistica'

08 settembre 2022 - 07:33

La commissione d'inchiesta sul gioco evidenzia nella sua Relazione il ruolo dei casinò, il commento del senatore Lanièce.

Anche se (purtroppo) la fine anticipata della legislatura ha interrotto i lavori della commissione parlamentare d'inchiesta sul gioco illegale e sulle disfuzioni del gioco pubblico, facendo perdere la grossa occasione di audirne i loro rappresentanti, si parla anche di casinò, nella Relazione finale presentata ieri 7 settembre e che non è stata approvata solo a causa della mancanza del numero legale, nell'attesa e speranza di poterlo fare martedì 13 settembre, quando la stessa tornerà a riunirsi.

Nelle conclusioni, c'è "un ultimo accenno" riguardo all'"l'attenzione che la Commissione avrebbe voluto riservare alla situazione delle quattro Case da gioco italiane: il Casinò di Sanremo, quello di Venezia, di Saint Vincent e di Campione".
Tali 'centri del gioco', si legge nella bozza che Gioconews.it ha potuto visionare, "nati in tempi diversi ed in virtù di norme di origine eterogenea e frammentate, che hanno attraversato - soprattutto alcuni - alterne vicende e hanno conosciuto crisi finanziarie e chiusure, sono tuttavia un presidio del gioco legale sul territorio, con annesso controllo delle derive illegali e delle ludopatie, ed inoltre costituiscono un polo d'attrazione turistica e quindi di fonte di ricchezza per il Comune che le ospita, che è anche l'ente gestore e il beneficiario dei ricavi (quanto detto vale, mutatis mutandis, per la Regione autonoma Valle d'Aosta in relazione al Casinò di Saint Vincent)".

Le audizioni già programmate, si rammaricano i commissari, "non hanno potuto avere luogo per il termine anticipato della legislatura e tuttavia è opportuno che la situazione dei Casinò d'Italia non ritorni nell'oblio".
Nella Relazione si ricorda infatti la specificità dei casinò, "per i quali è necessaria una specifica autorizzazione del Ministro dell'Interno, ma la cui disciplina è molto intricata in quanto coinvolge anche le autonomie locali".

IL COMMENTO DI LANIECE - In attesa dell'approvazione finale, un commento alla Relazione arriva dal senatore valdostano del Gruppo Autonomie Albert Lanièce, che aveva proposto, con riscontro positivo, di audire anche i casinò: "Questa è una relazione ampia che ha toccato molti punti importanti che riguardano questa grossa piaga che è la frode e l’illegalita nel campo del gioco". Nell'ambito dei lavori della commissione presieduta dal senatore di Italia Viva Mauro Maria Marino "sono stati auditi, raccogliendone le opinioni, gli attori istituzionali più importanti del settore che ci hanno fornito molti spunti per cercare di aggiornare normativa e regolamenti per cercare di combattere il gioco illegale e la ludopatia. É però giusto dare la possibilità a tutti coloro che vogliono dedicarsi al gioco di farlo, rispettando la legalità, in un ambito che riduca il più possibile il rischio di cadere nel vizio del gioco, che così tante vittime sta mietendo. Questa Relazione sarà quindi uno prezioso strumento per il prossimo Parlamento qualora voglia intervenire su questo delicato tema".

Tuttavia, conclude il senatore, "rimane l’amarezza di non essere riusciti a fare quel focus specifico sui nostri Casinò (che era stato da me proposto e accettato dalla Commissione) che avrebbe completato questa indagine dimostrando, a mio giudizio, come le nostre case da gioco sono dei luoghi dove questa pratica avviene in modo senz'altro più sicuro, con meno possibilità di infiltrazioni malavistose e più possibilità di protezione per la salute mentale delle persone, garantendo inoltre migliaia di posti di lavoro".

 

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