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Maggi (Sgi): "Operare nel rispetto delle regole e per la tutela dei giocatori"

25 settembre 2012 - 13:32

Giovanni Emilio Maggi, vicepresidente di Sistema Gioco Italia, alla presentazione del nuovo codice Iap sulla pubblicità e dell'adesione della federazione del gioco, osserva: “La collaborazione con Iap e l’adesione al Codice sono stati possibili grazie al lavoro svolto dalla Federazione e allo spirito di collaborazione di tutti gli associati che hanno aderito ai principi di autoregolamentazione fissati da Sistema Gioco Italia. E’ un segnale particolarmente importante per un settore che vuole operare nel rispetto delle regole e per la tutela dei giocatori”. L’articolo 28 ter introdotto dallo IAP all’interno del suo Codice di Autodisciplina fissa undici regole che le aziende del settore giochi devono rispettare nelle loro attività di comunicazione e quindi nelle campagne pubblicitarie, spot televisivi, affissioni, pubblicità online, ecc. Oltre a ribadire l’obbligo di inserire in ogni comunicazione una “chiara e precisa avvertenza” sul divieto del gioco ai minori, l’articolo stabilisce che i “messaggi pubblicitari” non devono, ad esempio “incoraggiare il gioco eccessivo o incontrollato”, e non devono “rivolgersi o fare riferimento, anche indiretto, ai minori, e rappresentare questi ultimi ‐ o soggetti che appaiano evidentemente tali intenti al gioco” e neppure “utilizzare segni, disegni, personaggi e persone, direttamente e primariamente legati ai minori, che possano generare un diretto interesse su di loro”. Il Codice afferma inoltre che la comunicazione commerciale sui giochi non deve “presentare e suggerire che il gioco sia un modo per risolvere problemi finanziari o personali”.

Scritto da Sm

Si tratta di importanti indicazioni per un settore nel quale la comunicazione è molto rilevante, benché gli investimenti siano minoritari rispetto all'intero mercato pubblicitario.

Il dato stimato da Nielsen di 70 milioni di euro di investimenti in pubblicità delle aziende del settore giochi nel primo semestre del 2012 rappresenta infatti solo l’1,9% degli oltre 3,6 miliardi di investimenti pubblicitari in Italia nei primi sei mesi dell’anno. Anche all’interno del macrosettore “Tempo libero”, che comprende anche turismo, viaggi, media, editoria, sport, ecc., il comparto del gioco legale rappresenta solo il 15,2% dei 459 milioni* di investimenti complessivi.

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