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Relazione Dna: "Attività criminalità organizzata ha interesse per settore gioco"

24 gennaio 2013 - 16:37

“Le associazioni mafiose hanno trovato storicamente una importante forma di sovvenzione; ma anche nel sistema legale del gioco si sono verificati importanti infiltrazioni. E' possibile investire percependo rapidamente guadagni consistenti (soprattutto se le regole del gioco vengono falsate), e inoltre le varie tipologie di giochi possono essere utilizzate per riciclare capitali illecitamente acquisiti”. È quanto si legge nell’annuale relazione della Direzione Nazionale Antimafia che, al settore del gioco, dedica un ampio passaggio: “Il rischio che le condotte illecite vengano individuate è relativamente basso, e le conseguenze giudiziarie, di solito, risultano piuttosto contenute”.

Scritto da Redazione GiocoNews

L’attività della criminalità organizzata “si concentra soprattutto sugli apparecchi da intrattenimento, ma una forte operatività delle cosche si registra anche nelle scommesse clandestine e negli ’skill-games’ (poker online). Anche le sale bingo rappresentano un settore di grande interesse per la mafia, che mira ad infiltrarsi nelle società di gestione delle stesse. A tale riguardo fa riflettere la circostanza che alcune concessioni per la gestione di sale bingo siano state aggiudicate a prezzi non competitivi, cosi che appare agevole ritenere che la compensazione debba avvenire per altri canali illeciti quali il riciclaggio o le frodi informatiche». Nell’ambito delle scommesse clandestine risulta poi «evidente l’inserimento della criminalità organizzata, attraverso la gestione di punti di commercializzazione abusivi mascherati da internet point”, si legge su Agipronews.

Le corse ippiche non sono da meno e “possono essere influenzate da accordi occulti tra scuderie o driver, da atteggiamenti minatori verso i fantini o dalla pratica del doping sugli animali”. E’ una prassi anche «ripulire il denaro mediante false vincite di concorsi e lotterie, acquistando dai vincitori (di regola individuati con la complicità degli esercenti), a prezzi maggiorati, il tagliando vincente”.

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