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Codacons e Lega Autonomie sulle barricate: appello alla Camera e denuncia in arrivo

20 dicembre 2013 - 10:45

Secondo la Legautonomie Lombardia con l’emendamento al Dl Salva Roma “vengono puniti i Comuni che, per tutelare la salute dei propri cittadini, difendere le persone più deboli e vulnerabili delle proprie comunità quali i bambini, i minorenni, le donne sole non più giovani e gli anziani, hanno deciso misure di contrasto al gioco d’azzardo nei propri territori”. La Legautonomie invita dunque la Camera non voti l’emendamento “irresponsabile”.

Scritto da Redazione
Codacons e Lega Autonomie sulle barricate: appello alla Camera e denuncia in arrivo

 

 

CODACONS PREANNUNCIA DENUNCIA – Da parte sua il Codacons annuncia che questo pomeriggio presenterà una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma, contro i 140 senatori di Pd, Sc, Ncd e Gal che ieri hanno votato l’emendamento grazie al quale il governo ridurrà i trasferimenti alle Regioni e agli enti locali che emanano norme restrittive contro il gioco d'azzardo.

"APRIRE UN'INDAGINE" - L’associazione chiede alla Procura di Roma “di aprire una indagine per i reati di istigazione al gioco d’azzardo e concorso in lesioni psichiche, e lancia l’allarme su possibili legami tra politica e società del gioco. La magistratura deve verificare se nei giorni precedenti al voto abbiano avuto accesso al Senato esponenti di aziende specializzate in giochi o soggetti a loro riconducibili, e indagare i senatori che li hanno ricevuti per corruzione e concussione, chiarendo i rapporti tra partiti e lobby del gioco più volte denunciati dai mass media – afferma l’associazione – Sul sito www.codacons.it saranno inoltre pubblicati i nomi dei senatori che hanno votato il vergognoso emendamento, così da permettere ai cittadini di avviare le dovute azioni risarcitorie nei loro confronti in caso di danni al patrimonio e alla salute connessi al gioco”.

 

TARZIA (LS): "PUNITI COMUNI VIRTUOSI" -  Contro l'emendamento 'incriminato'si è esPressa anche Olimpia Tarzia (Lista Storace), prima firmataria della legge sul gioco licenziata dalla Regione Lazio lo scorso luglio. "L'approvazione in Senato di un emendamento alla conversione del decreto legge soprannominato 'Salva-Roma', che sancisce minori trasferimenti alle Regioni e agli enti locali qualora le disposizioni intraprese per contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo patologico riducano il gettito erariale per lo Stato - ha affermato - rappresenta un segnale gravissimo per l'intero Paese. Attraverso questo emendamento verrebbero puniti i Comuni virtuosi che hanno scelto di non fare cassa sulla pelle dei cittadini, mettendo in campo misure di contrasto e prevenzione al gioco d'azzardo patologico, così come abbiamo fatto alla Regione Lazio, approvando all'unanimità una legge che ha come scopo quello di arginare un fenomeno ormai dilagante che sta mettendo in ginocchio intere famiglie. Ciò è semplicemente paradossale. Confido che la scelleratezza di tale provvedimento venga fermata alla Camera".

"ODG IN CONSIGLIO REGIONALE" - Tarzia ha poi espresso l'impegno a riconfermare l'impegno della Regione Lazio a proseguire con determinazione il cammino intrapreso dalla legge regionale. "Chiederemo al Governo, attraverso un ordine del giorno in Consiglio, di porre immediatamente rimedio allo scellerato emendamento, il cui voto favorevole al Senato non può essere giustificato in alcun modo, né dall’esigenza di rapidità di tempi di approvazione del decreto Salva Roma, né da necessità contabili, perché non si fa cassa sulla pelle delle persone”.

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