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Nadia Toffa: "No al proibizionismo, si all'educazione al consumo"

03 maggio 2014 - 09:12

Terni - Non sono assolutamente proibizionista, perché è una posizione che non mi appartiene e perché abbiamo visto dalla storia cosa ha portato il proibizionismo quando applicato, che si è rivelato disastroso. Nel gioco, al contrario, credo serva una educazione al consumo e quindi una attività di prevenzione, per un consumo consapevole e su questo voglio sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso il mio libro. A parlare è Nadia Toffa, la giornalista de ‘Le Iene’ che ha presentato il suo libro ‘Quando il gioco si fa duro’, ieri sera a Terni, alla presenza dell'assessore alla cultura della città, Simone Guerra.

Scritto da Ac
Nadia Toffa: "No al proibizionismo, si all'educazione al consumo"

“Credo che la cosa più importante in questo momento sia quella di riuscire a parlare ai giovani, perché loro per primi devono essere informati sulla realtà del gioco per approcciare o in maniera corretta, per questo con il mio libro ho avviato un tour nelle scuole dove andremo a parlare di gioco, dei rischi e delle reali probabilità di vincita, che devono essere chiare a tutti, per evitare illusioni”.

 

Tra gli argomenti affrontati nel corso della presentazione, inevitabilmente, anche quello della dipendenza: "Il gioco patologico è un problema dei nostri giorni e non può essere ignorato. Al contrario, credo che tutti debbano essere a conoscenza del problema perché solo conoscendolo si può intervenire in maniera adeguata. Ritengo necessario affrontarlo oltre che con la cura dei giocatori patologici, dove deve intervenire lo stato, anche in termini di prevenzione. Come è stato fatto con l'alcol, dove riescono a convivere campagne contro l'alcolismo e la vendita di alcolici in modo sano".

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