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Elezioni 2014, le proposte dei candidati alle amministrative sul gioco

17 maggio 2014 - 08:01

Tempo di ultimi comizi e proposte per i candidati alla poltrona di sindaco delle cttà italiane. Da nord a sud, fra le tante promesse elettorali, alcune sono dedicate al gioco, anche se in misura minore rispetto alla precedente tornata. Complice l'attuazione della delega fiscale che comporterà un riordino della materia e maggior chiarezza nell'attribuzione delle diverse competenze degli enti locali.

Scritto da Francesca Mancosu
Elezioni 2014, le proposte dei candidati alle amministrative sul gioco

 

Una delle regioni più attive nel cercare e proporre soluzioni in materia è l'Emilia Romagna che, fra l'altro, ha fatto registrare il numero più alto di firme raccolte (27mila su 93mila) a sostegno della proposta di legge popolare sul gioco promossa da Legautonomie e Terre di mezzo.

 

REGGIO EMILIA, IORI: "UN IMPEGNO CHE OGNI SINDACO DOVREBBE PRENDERE" - E se da Bologna l'assessore comunale al Commercio Nadia Monti ha chiesto ai candidati sindaco di inserire la lotta al gioco patologico nei propri programmi elettorali, c'è chi ha fatto di più, come Matteo Iori, presidente del Conagga - Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d'azzardo e capolista della lista civica 0522 Reggio Chiama, parte della coalizione di centro sinistra. Iori anticipa a Gioconews.it i contenuti di una lettera "preparata come coordinamento Emilia Romagna della campagna 'Mettiamoci in gioco', grazie al contributo del coordinamento lombardo, indirizzata a tutti i candidati sindaci e a tutti i capolista che si presenteranno alle elezioni amministrative. È un impegno che ogni amministratore dovrebbe prendere per la cura della propria città e dei propri cittadini e io sarò fiero di essere il primo firmatario per la città di Reggio Emilia, anche se, dal mio punto di vista il tema dei rischi sul gioco d’azzardo non appartiene ad un colore o ad un’unica coalizione; è un tema che vorrei che tutti i candidati avessero a cuore".

 

LA LETTERA AI CANDIDATI - "In attesa di un quadro normativo che renda più efficace il sistema delle autorizzazioni, dei controlli e delle sanzioni e dia ai sindaci maggiore potere", si legge nella lettera, "sarebbe utile che le singole autorità comunali si muovessero in concorso tra loro per intervenire su diversi livelli e mettere in atto tutte le azioni possibili, ognuna per le competenze e con gli strumenti a propria disposizione, tra cui: gli statuti comunali, i piani di governo del territorio, i regolamenti, le ordinanze per proteggere i minori e le fasce più deboli, i controlli della polizia locale, i modelli informatici per sorvegliare meglio il territorio, l’assistenza e la cura sanitaria".

In particolare, seguendo anche le linee delle 14 proposte dei 'Mettiamoci in gioco', viene richiesta ai candidati la promozione di " iniziative culturali e campagne d’informazione, attività di regolamentazione e di controllo, presidi di assistenza sanitaria, la creazione di una rete sovra territoriale con le amministrazioni della propria Provincia, nonché con le Asl, le Prefetture e le Questure".

 

PROPOSTE DI LAVORO – In particolare, fra gli interventi suggeriti ci sono: l’approvazione di una delibera da parte del consiglio comunale con l’impegno a prevenire e contrastare il gioco patologico nel proprio territorio, la detassazione per i locali che non installano apparecchi – con "una riduzione della quota della tassa sui rifiuti o l’esenzione dal pagamento di quei servizi non gratuiti offerti dall’ente comunale (affissioni, occupazione del suolo pubblico, ecc.)" - , la modifica del Regolamento urbanistico commerciale "al fine di introdurre norme più restrittive per ampliare le porzioni del territorio comunale in cui vietare l'installazione delle macchinette nei locali pubblici e l’insediamento di attività legate al gioco d’azzardo, stabilendone i criteri di compatibilità di destinazione urbanistica con l’arredo e il decoro dell’ambiente cittadino, con gli edifici storici, con le aree di particolare valore architettonico, monumentale e paesaggistico, con i luoghi ritenuti sensibili quali scuole, ospedali e luoghi di culto, nonché con l’esigenza di garantire la sicurezza urbana, la viabilità, contenere l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica". Di pari passo, le amministrazioni sono invitare a verificare l'applicazione del decreto Balduzzi e l'esposizione del materiale informativi sui rischi del gioco da parte dei gestori delle sale e degli esercizi, la pubblicazione sul sito web del Comune, e sui social network ad esso collegati, delle scelte e delle azioni intraprese dall’amministrazione comunale, la mappatura delle sale gioco e di tutti i locali dove sono presenti apparecchi da gioco.

 

LE PROPOSTE RIVOLTE AGLI ESERCENTI -Nella lettera poi trovano posto alcune proposte rivolte espressamente agli esercenti: "Attivare incontri formativi sui rischi delle dipendenze patologiche correlate al gioco, invitare gli stessi esercenti e le loro associazioni di categoria per dialogare, insieme ad esperti" sulle possibili conseguenze negative del gioco, "lanciare una campagna per creare una rete di commercianti virtuosi ed indirizzare verso di essi un consumo critico e responsabile", con l’istituzione di un pubblico registro, sul sito web del Comune, degli esercenti in possesso del marchio Slot Free della Regione Emilia Romagna, organizzare aperitivi a tema nei locali che scelgono di non istallare proposte di gioco d’azzardo, per parlare di questo fenomeno, per combatterne i rischi e per promuovere un’atmosfera conviviale e informale".

 

REGGIO EMILIA, LUCA VECCHI (PD)- Sulla stessa lunghezza d'onda un altro candidato sindaco del centrosinistra a Reggio Emilia: Luca Vecchi, vincitore delle primarie locali del Pd. Che promette: "Continueremo nel contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo ma avremo bisogno di un più forte impegno del governo e del parlamento, talvolta troppo deboli su questo fronte. Le decisioni assunte nei mesi scorsi, la linea di fermezza contro l’espansione di queste attività, sono anche una scelta di indirizzo verso l’intero mondo economico locale. La città deve resistere alla tentazione di indirizzare il proprio sviluppo verso guadagni facili ma forieri di gravi ricadute economiche e sociali"..

 

SAN REMO, BERRINO (FdI) E ODDO (LEGA NORD) - Fra i candidati alla guida del comune ligure, a parlare di gioco sono Gianni Berrino (Fratelli d'Italia) e Daniele Oddo, esponente della Lega Nord. “Nell’ambito turistico un ruolo centrale ha avuto e deve continuare ad avere la nostra casa da gioco" – ricorda Berrino. Nonostante la crisi degli incassi e le recenti innovazioni normative che hanno inciso sull’assetto operativo del casinò, occorre rivalutare il  posizionamento strategico dell'azienda e guardare al modello "del parco d’intrattenimento: u luogo cioè in cui, puntando anche sui giovani, si possa  avere un’offerta di servizi turistici e di gioco che lasci spazio a nuove formule adeguate ai tempi, come dimostrano i recenti esempi positivi dei tornei di poker". Anche per Oddo, l'obiettivo è valorizzare la risorsa casinò "cercando di trasformare la casa da gioco anche in un centro aggregativo diprestigio che attiri nuovamente la clientela di alto livello in cerca di divertimento e mondanità". In parallelo, il leghista però parla dei possibili risvolti sanitari del tema: "Parallelamente verrà adottata una politica didisincentivazione del gioco diffuso, in analogia con la strategia già adottata da altre amministrazioni, sia al fine di tutelare la popolazione dalla crescente ludopatia che affligge ormai troppe persone, canalizzando verso la casa da gioco, quindi in ambiente qualificato e protetto, chi voglia fare del gioco d’azzardo un momento di solo svago e non per assecondare una patologia compulsiva".

 

AGLIANA (PT), CIOTTOLI (FDI-AN) – La questione è particolarmente sentita anche nelle piccole cittadine e nei paesi, dove il gioco non è visto come una risorsa economica o turistica. È il caso di Agliana, nel Pistoiese, dove il candidato sindaco Maurizio Ciottoli (Fratelli d'Italia – Alleanza nazionale), che annuncia, in caso di elezione, una serie di atti amministrativi che si concentreranno sia sulla prevenzione che sul recupero dei giocatori patologici "attivando, in sinergia con le associazioni di volontariato, dei programmi di recupero psicologico dei malati di ludopatia e soprattutto una modifica al regolamento che regola le attività commerciali nel quale imporremo un maggior controllo della diffusione delle macchinette. Inoltre, sgravi fiscali e promozione per i locali slot free con l’esibizione nel locale di un adesivo di adesione a questa campagna. Infine predisporremo, tramite l’attività della polizia municipale, controlli specifici, tramite mappatura della diffusione delle slot, con divieto di installazione in prossimità di edifici 'sensibili' come scuole, chiese e centri ricreativi giovanili e sportivi".

 

EMPOLI, MORELLI (DAMASCO MORELLI SINDACO) - Nella vicina Empoli, il candidato Damasco Morelli, ex assessore all'Ambiente del comune toscano, promette invece di vietare "la concessione di nuove licenze commerciali su slot e Vlt ad un raggio di sicurezza (500 metri) da scuole e centri di aggregazione giovanile" e di adottare una "limitazione temporale di esercizio delle esistenti, con agevolazioni agli esercenti che si impegnino a togliere le slot dai loro locali".

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