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Brescia: 4 arresti per rapina alle slot e aggressione

19 luglio 2014 - 07:53

Quattro persone sono state arrestate dagli agenti della Questura di Brescia, secondo i quali sarebbero responsabili di una rapina messa in atto lo scorso 6 giugno alla sala bingo di via Tagliaferri, per un bottino di 13.000 euro. Vittima dei quattro è una dipendente che effettua manutenzione alle slot machine e provvede anche al ritiro e consegna degli incassi, utilizzando per il proprio lavoro un furgone con una cassaforte nel vano di carico.

Scritto da Redazione
Brescia: 4 arresti per rapina alle slot e aggressione

Il giorno dell’aggressione, la donna era arrivata alla sede del bingo dal cortile interno e dopo aver terminato il lavoro, era rientrata nel furgone. Ma due giovani, sbucati da un angolo del cortile, parzialmente travisati ed armati con un punteruolo, l’hanno aggredita immobilizzandola con nastro adesivo e l’hanno caricata sul retro del furgone dove, con estrema violenza, l’hanno colpita con due pugni al volto, fratturandole le ossa nasali, con prognosi di 30 giorni. La donna è stata costretta ad aprire la cassaforte, ed è rimasta `ostaggio´ dei due per oltre 20 minuti. Ottenuto il denaro, uno dei due malviventi si è messo alla guida del furgone mentre l’altro controllava sul retro la vittima, sempre legata ed imbavagliata. Usciti dalla sala, i due sono scappati lasciando nel veicolo la donna, la quale è riuscita a liberarsi parzialmente dalla legatura e a richiedere aiuto a un passante che ha allertato immediatamente la Polizia.
Gli inquirenti hanno arrestato due uomini di origine dominicana, residenti a Milano, come autori materiali del reato oltre all’addetto alla vigilanza della sala bingo, un senegalese residente a Brescia, che in contatto telefonico con gli esecutori materiali ne favoriva l’ingresso e l’uscita dal cortile interno della struttura e segnalava loro il momento in cui aggredire la parte offesa. Al momento dell’arresto quest’ultimo si trovava in Tribunale, a Brescia, per una vertenza sindacale. In carcere è finito anche un quarto uomo, di origine senegalese, residente a Como, il quale avrebbe reclutato i due esecutori materiali sudamericani presentandoli al basista. Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.

 

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