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Questura di Genova: "Non solo slot, via ai controlli sui Ctd nella città"

18 settembre 2014 - 09:31

Genova – Non solo slot ma attenzione alta anche nel settore delle scommesse e, in particolare, contro il fenomeno dei centri di trasmissione dati. E’ questa la linea che intende perseguire la Questura di Genova, già da tempo attiva sul fronte del contrasto dell’illegalità nel settore dei giochi: Stiamo intensificando i controlli sui Ctd – dichiarano a GiocoNews.it fonti della Questura del capoluogo ligure - : spuntano come funghi e sanno benissimo di essere illegali. Naturalmente, per avere una stima attendibile, sarà necessario fare più controlli”.

Scritto da Redazione GiocoNews
Questura di Genova: "Non solo slot, via ai controlli sui Ctd nella città"

 

Una linea di azione della Questura di Genova che arriva nel pieno delle polemiche sui Ctd,  sui quali la giurisprudenza non si è ancora espressa in modo univoco, nonostante i controversi pronunciamenti dei Tar della penisola, che in più occasioni hanno ribadito la necessità delle concessione statale e della licenza di polizia per operare in Italia.


E, soprattutto, arriva nel momento in cui la stessa Questura potrebbe essere chiamata in causa per esprimere il proprio parere sull’andamento del gioco illegale sul territorio, dopo che, nei giorni scorsi, la commissione Sanità della Regione Veneto – attraverso il presidente Leonardo Padrin  -, ha manifestato la volontà di interpellare direttamente il questore di Genova "per verificare gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali".

“Finora – fanno sapere ancora alla Questura - non abbiamo ricevuto segnalazioni di particolari aumenti nell'installazione di totem o di altri apparecchi non conformi alle leggi. Di pari passo, proseguono i controlli nelle sale Vlt". Ma l’osservato speciale, in questo momento, diventa dunque il settore delle scommesse e il fenomeno dei Ctd, che potrebbe comunque aver conosciuto un’impennata negli ultimi mesi, tenendo conto anche delle segnalazioni degli operatori dei mesi scorsi che denunciavano la comparsa di nuovi centri non autorizzati, che potrebbero ricavare spazio dalle restrizioni applicate alle offerte di gioco statali.

 

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