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Fantozzi (Sisal): "Rispetto delle regole e responsabilità per sconfiggere l'illecito"

23 settembre 2014 - 17:17

Roma - Come concessionari vogliamo e dobbiamo caratterizzarci nel rispetto delle regole, nella responsabilità sociale e quindi nella sostenibilità del settore perché il gioco illegale è sempre alle porte ed è ancora presente sul territorio.

Scritto da Ac
Fantozzi (Sisal): "Rispetto delle regole e responsabilità per sconfiggere l'illecito"

A parlare è il presidente di Sisal, Augusto Fantozzi, aprendo il bilancio sociale del gruppo presentato oggi a Roma. "Per questo è importante distinguersi attraverso il rispetto delle regole perché è questo il nostro tratto distintivo col quale ci devono identificare i nostri clienti".

 

Per quanto riguarda Sisal, spiega il presidente, "operiamo con la massima attenzione su questo fronte da sempre e di recente la stessa Banca d'Italia che ha controllato a fondo l'azienda nella fase che ha caratterizzato i recenti movimenti in noto finanziario ha potuto certificare la bontà dei nostri processi e del nostro operato".

E aggiunge: "Abbiamo a che fare con un business assai faticoso ma anche ricco di soddisfazioni e che impone a tutti gli attori di fare la propria parte anche a livello sociale assumendoso tutte le responsabilità".

 

GIOCO E CULTURA - Si parla anche - e soprattutto - di cultura nella presentazione del Bilancio sociale di Sisal, che proprio in cultura investe grandi risorse in ottica di responsabilità di impresa. Ma anche nell'industria culturale, come in quella del gioco, c'è ancora molto da fare.

"Rete, divulgazione ed efficienza. Sono i driver per guidare lo sviluppo dell'industria culturale del paese. Rete – evidenzia Massimiliano Tarantino, segretario generale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - non nel senso di infrastruttura tecnologico, ma nel senso di sinergia tra operatori e istituzioni. Questo serve e su questo occorre lavorare. Noi di Feltrinelli, come gli amici di Sisal, siamo attivi con progetto concreti in ambito culturale con la volontà anche di creare interesse nei confronti di queste operazioni per educare la gente ad alzare la testa ed accorgersi della bellezza di questo paese e ad impegnarsi per recuperare. Occorre fare sistema e tutti devono contribuire".

Tarantino sottolinea ancora: “Parliamo spesso di patrimonio sprecato nel nostro paese pensando all'industria culturale nazionale. Guardiamo con invidia al Louvre e alla massa di visitatori che attrae registrando numeri che noi che abbiamo un'offerta immensa in termini di arte non riusciamo neanche ad avvicinarci a quei numeri. Questo perché c'è una dispersione immensa e una mancanza di organizzazione. L'approccio francese dal punto di vista politico e organizzativo e nettamente diverso da quello italiano e molto poi efficace".

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