skin

Firenze, nasce l'Unità di ricerca ‘Nuove patologie sociali’ e si parla di gioco

25 settembre 2014 - 08:10

Dalla collaborazione del ‘Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali’ e del ‘Dipartimento di Scienze della Salute’ dell'Università di Firenze è stata costituita l'Unità di ricerca ‘Nuove patologie sociali’. Il progetto sarà presentato domani nell'ambito di ‘Bright - La notte dei ricercatori’.

Scritto da Sm
Firenze, nasce l'Unità di ricerca ‘Nuove patologie sociali’ e si parla di gioco

 

Scopo dell’Unità di ricerca è affinare gli strumenti concettuali e metodologici per studiare l’insieme dei fenomeni riconducibili alla nozione di ‘Nuove patologie sociali’ in un’adeguata prospettiva interdisciplinare. Tra le tematiche affrontate anche quella del gioco d’azzardo patologico.

Il caso del gioco d’azzardo e il fenomeno di massa costituito dal “giocatore patologico” ne rappresentano n’esemplificazione plastica e peculiarmente meritevole di approfondimento euristico progettuale in una puralità di forme ludopatologiche e di web-dipendenza, che appaiono trasversali alla pluralità dei gruppi sociali ed alle diverse fasce di età. Pratiche incentivate dal regolatore pubblico anche perché foriere di ingente gettito erariale e, comunque, legittimate e etichettate come socialmente lecite nonché rese seducenti e desiderabili attraverso la comunicazione pubblicitaria. E dunque non solo socialmente ammesse ma socialmente postulate.

 

OBIETTIVI E INTERVENTI - Al riguardo, l’Unità di ricerca si propone di: individuare le principali caratteristiche del gioco d’azzardo patologico anche attraverso l’indagine e l’analisi delle modalità con le quali il fenomeno si manifesta nelle fasce giovanili e, in particolare, le caratteristiche psicologiche e psicopatologiche dei giocatori che si rivolgono o vengono orientati ai servizi presenti sul territorio; verificare quali tipi di interventi pubblici vengano attualmente offerti, con particolare attenzione a: le strutture pubbliche e associative che si fanno carico di tale tipo di utenza; la loro localizzazione funzionale sul territorio; i servizi che erogano per trattare la patologia; la conformazione e la funzionalità delle equipe di lavoro che si occupano in maniera specifica del gioco d’azzardo patologico; la percezione degli utenti e dei loro familiari circa l’efficienza ed efficacia del percorso di cura intrapreso; utilizzare i dati ricavati per pianificare specifici interventi con cui promuovere e migliorare la prevenzione e la cura delle patologie legate al gioco d’azzardo e il recupero sociale dei pazienti.

Per approfondire le caratteristiche psicologiche e psicopatologiche dei giocatori patologici del territorio toscano verrà definito un campione clinico di soggetti che, avendo già sviluppato una patologia conclamata, si rivolgono ai servizi presenti sul territorio per programmi di trattamento. Tale obiettivo verrà affidato al coordinamento scientifico del Dipartimento di Scienze della Salute (e in particolare alla responsabilità della Prof. Franca Tani).

RISULTATI ATTESI - Ciò che ci si attende dall’intervento e dalla sua messa in opera interdisciplinare sul piano cognitivo, verranno individuate, anche nei diversi ambiti della realtà socio-territoriale toscana, le dimensioni e le modalità empiriche che il fenomeno del Gioco d’azzardo patologico va assumendo, al fine di superarne ogni rappresentazione evocativa ovvero una configurazione statistica, aggregata per macro territori e basata su mere ipotesi di stima. In particolare, si potrà disporre dei risultati territorialmente e socialmente puntuali di una ricognizione sul campo. Sul piano dell’organizzazione e della funzionalità operativa delle azioni, dei servizi e delle strutture territoriali, pubbliche e associative, che risultano deputate alla prevenzione e al trattamento del gioco d’azzardo patologico o che necessitano di essere attivate allo scopo, l’intervento fornirà uno specifico disegno organizzativo e funzionale, fondato e calibrato sulle dinamiche reali del fenomeno nella situazione territoriale data. Un disegno organizzativo al quale le amministrazioni coinvolte potranno attingere ai fini di una specifica progettazione a scala territoriale integrata.

Articoli correlati