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Corso formazione Odg Mestre, Fanelli: 'Sfatare luoghi comuni sul gioco, problema è illegalità'

12 giugno 2015 - 09:21

Mestre -La questione del gioco è complessa, perché si intrecciano diverse questioni: erariali, sociali, etc. A mio avviso la parte della fiscalità viene al terzo o quarto posto tra tutti i temi che riguardano il gioco. Sicuramente il gioco deve essere prima di tutto intrattenimento. Ma ovviamente, come in tutte le cose, ci vuole moderazione. Lo afferma Roberto Fanelli, direttore giochi dell'Agenzia della Dogane e Monopoli, nel suo intervento al Corso di formazione professionale per giornalisti organizzato da GiocoNews e Gn Media, in collaborazione con l’OdG Veneto, al Centro Congressi Provincia di Venezia, Mestre, dal titolo ‘Giornalismo, gioco pubblico, leggi, Monopoli e ludopatie’.

Scritto da Alessio Crisantemi
Corso formazione Odg Mestre, Fanelli: 'Sfatare luoghi comuni sul gioco, problema è illegalità'

 

 "Dobbiamo però fare un po' di ordine sui numeri che riguardano il settore. Quando si parla ad esempio di raccolta non dobbiamo pensare che è il totale di quello che guadagna lo Stato, ma al suo interno c'è anche quanto restituito in vincite. Altro luogo comune da sfatare è quello legato al fatto dell'intrusione della criminalità organizzata nel gioco. I controlli di antimafia sui soggetti che hanno una concessione sono restrittivi e presenti. Un presidio normativo esiste. Il problema sociale esiste nel gioco, ma non esiste una stima ufficiale del fenomeno del gioco patologico in Italia. Questo ovviamente non ci deve portare a non considerare il problema, altrimenti saremmo irresponsabili, ma occorre inserire il fenomeno in un contesto reale e preciso soprattutto quando si parla di numeri. Anche sul calcioscommesse, non si può dire che il fenomeno si è scatenato perché ci sono le scommesse legali. Ma è proprio il contrario: il problema è il gioco illegale e non quello controllato dallo Stato. Contro la criminalità nel gioco legale le norme esistono e consentono i controlli. Ma l'attenzione deve restare altissima sia da parte nostra sia da parte delle forze di polizia. La delega fiscale rafforzerà un impianto normativo comunque già robusto".

 

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