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Assemblea Emilia Romagna approva legge su legalità, nuova norma sulle slot

26 ottobre 2016 - 11:56

L'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna approva legge sulla legalità: esercizi con slot a distanza minima di 500 metri da scuole e chiese.

Scritto da Redazione
Assemblea Emilia Romagna approva legge su legalità, nuova norma sulle slot

 

L’Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna oggi, mercoledì 26 ottobre, ha approvato il Testo unico sulla legalità, provvedimento legislativo che conferisce organicità agli strumenti normativi adottati dalla Regione per contrastare le infiltrazioni mafiose e la criminalità organizzata e che stabilisce nuove modalità di prevenzione e di contrasto dell’illegalità e della corruzione. Hanno votato a favore del progetto di legge i gruppi Pd e Sel, astenuti i gruppi Ln, M5s, Fi, Fdi-An e AltraEr.

 

L'EMENDAMENTO SULLE SLOT - Prima di licenziare l’articolato, l’Aula ha approvato un ultimo emendamento bipartisan, sottoscritto da Pd, Sel, Ln, M5s e Fdi-An, prima firmataria Valentina Ravaioli, che inserisce una distanza minima di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili (scuole, impianti sportivi, luoghi di culto, etc) per l’autorizzazione dell’installazione in esercizi commerciali di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito. Particolarmente soddisfatta del voto la firmataria dell'emendamento Valentina Ravaioli, che a più riprese aveva chiesto alla Regione di introdurre nuovi strumenti contro il Gap e di disciplinare le distanze delle slot dai cosiddetti 'luoghi sensibili'. "E' un segnale importante dalla Regione Emilia-Romagna per dire no ai rischi connessi al gioco d'azzardo, a partire dal pericolo usura, in particolare per le categorie più a rischio, e per dire sì a un percorso concreto di prevenzione rispetto alle ludopatie, sostenendo le amministrazioni locali in questa battaglia e mettendo al centro l'interesse generale della comunità".

 

LE ALTRE MISURE SUL GIOCO - Restando in tema di gioco, la legge disciplina gli interventi per la prevenzione dell'usura connessa: si prevede che la Regione promuova azioni di tipo educativo e informativo in collaborazione con istituzioni, associazioni economiche e sociali; agevoli l’accesso al credito; dia contributi per attività di monitoraggio del fenomeno usuraio, azioni di prevenzione, supporto alle vittime, anche con riferimento a forme di consulenza legale e psicologica; formi e informi sull’utilizzazione del 'Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura'. "Poiché il ricorso all'usura da parte di soggetti indebitati a causa della loro dipendenza dal gioco d'azzardo è sempre più diffuso, il Testo si prefigge di affrontare questo tema in maniera organica tenendo conto degli interventi preventivi e di assistenza già previsti dalla legge regionale n. 5 del 2013", si legge in una nota dell'Assemblea.  Il Testo unico poi inserisce in questa legge una nuova disposizione che stabilisce la negazione del proprio patrocinio per quegli eventi che ospitano o pubblicizzano attività che, benché lecite, sono contrarie alla cultura dell’utilizzo responsabile del denaro o che favoriscono o inducono la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico.

LA DICHIARAZIONE DI BONACCINI - In sede di dichiarazione di voto, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha sottolineato come “il Testo unico sia un altro dei punti del programma di mandato che viene realizzato, peraltro grazie a un lavoro partecipato e approfondito”. Oggi è una giornata importante – ha aggiunto il presidente – perché dall’Emilia-Romagna, regione dal tessuto economico ricco e per questo appetito dalle mafie, si leva “un messaggio forte di consapevolezza e assunzione di responsabilità nel contrasto alla criminalità organizzato e a sostegno della legalità”. Grazie al Testo unico – ha evidenziato Bonaccini – la Regione si dota di nuovi importanti strumenti di prevenzione e contrasto dell’infiltrazione mafiosa, peraltro puntando su una complessiva semplificazione burocratica. “Ora l’impegno della Regione- ha concluso il presidente- si indirizzerà alla divulgazione della nuova legge regionale e alla promozione dell’educazione alla legalità”.
 
 
 
 

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