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Lotta a usura e gioco: associazioni chiedono misure efficaci

29 gennaio 2018 - 12:09

Primo Consumo contro usura e gioco d’azzardo. I beni confiscati siano messi a disposizione del contrasto al gioco d’azzardo. Cna in udienza dal Papa.

Scritto da Redazione
Lotta a usura e gioco: associazioni chiedono misure efficaci

Primo Consumo plaude al sequestro eseguito dal Centro Operativo Dia di Roma e dai carabinieri di Civitavecchia ed alla confisca dei beni delle persone coinvolte disposta dal tribunale di Roma. "I patrimoni oggetto di sequestro e confisca deriverebbero da un sistema di usura ai danni di cittadini anche con il vizio del gioco d'azzardo. Sarebbero stati confiscati beni per un valore di oltre 100 milioni tra cui immobili di pregio e appartamenti di lusso a Ladispoli e Civitavecchia, auto, rapporti bancari e finanziari, società e relative quote aziendali", afferma l'associazione.

Primo Consumo chiede "che i beni confiscati vengano destinati ad interventi e progetti in favore del contrasto al gioco d’azzardo ed alla tutela dei cittadini affetti da gioco d’azzardo patologico ed alle loro famiglie. Il legame tra gioco d’azzardo, indebitamento e usura è un legame accertato da tempo che necessità di soluzioni concrete". Primoconsumo "sarà in prima fila per verificare, grazie alle competenze maturate negli anni al fianco dei danneggiati, che i beni sequestrati nell'ambito di questa indagine non vengano restituiti ma ri distribuiti ai fini sociali o restituiti ai cittadini e alle loro famiglie  intrappolati  nelle mani degli usurai". Inoltre l'associazione valuterà la possibilità di partecipare al procedimento penale al fine di aiutare le persone offese, persone fisiche o giuridiche, per ottenere il giusto risarcimento del danno.  "Il riutilizzo sociale dei beni confiscati in favore dei cittadini affetti da gioco d’azzardo patologico e delle loro famiglie è un diritto e un dovere".

LA CNA DAL PAPA - Udienza privata da Papa Francesco sabato 3 febbraio 2018 per la  Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” e le trenta Fondazioni Antiusura presenti in ogni regione d’Italia.
“Abbiamo desiderato e chiesto – afferma il presidente della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II, Mons. Alberto D’Urso - questo incontro con Papa Francesco per le vittime dell’usura e dell’azzardo e per i tanti volontari che tutti i giorni si spendono per loro, per tutte le persone che in questo momento di persistente crisi economica si sono perse nelle più diverse derive esistenziali. Siamo certi che non ci farà mancare il Suo conforto, il Suo incoraggiamento e autorevoli orientamenti per proseguire il nostro cammino e il nostro servizio”.

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