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Estate e gioco, Mag: 'Il trend d'eccezione che conferma la regola'

13 agosto 2018 - 09:43

Difficile discostarsi dai trend classici tra i mesi estivi e quelli di altre stagioni: in generale, si gioca di meno.

Scritto da Anna Maria Rengo
Estate e gioco, Mag: 'Il trend d'eccezione che conferma la regola'

Il gaming e i suoi trend nei mesi estivi. Difficile, secondo gli esperti, avere dati e trend precisi. Più che altro si tratta di comportamenti legati alla stagionalità e semplicemente alle condizioni in cui si trovano i players nei mesi del "solleone".

Tuttavia interrogando un esperto del settore come Laura D'Angeli della Mag Consulenti Associati, abbiamo scovato qualche particolare che può indurre a diverse riflessione sia gli addetti ai lavori che gli stessi giocatori. "In questo momento ci stiamo occupando molto di più dei problemi che stanno attanagliando il settore del gioco pubblico in Italia ma non tralasciamo di certo l'analisi dei dati della raccolta e le performance dei nostri prodotti di gaming e di intrattenimento che rappresentano l'offerta legale nel nostro Paese", spiega la D'Angeli nella sua introduzione.

Quali sono, dunque i prodotti che subiscono un calo evidente o che performano proprio nei mesi in cui è più caldo? "Gli eventi legati al calcio sono ad elevata stagionalità. E' banale ma evidente che allo stop dei principali campionati la raccolta ha un'evidente flessione e questa può essere attutita dalla presenza di competizioni internazionali che si alternano ogni due anni negli anni pari come i Mondiali o gli Europei ma anche le Olimpiadi e altri eventi estivi".

Ma i mesi estivi sono in generale meno performanti in termini di raccolta? Sì, in generale la bella stagione soffre molto in termini di raccolta – prosegue  D'Angeli -  possono però variare in presenza di bandi di gara che, grazie all'ingresso di nuovi operatori, possono favorire l'aumento dei volumi di gioco, parlo delle scommesse ma anche di altri giochi, e stimolare la domanda grazie alla nuova offerta”.

Ci sono casi particolari da ricordare: “Abbiamo già parlato di importanti eventi sportivi che danno stimoli alle giocate. Tuttavia – prosegue ancora la consulente Mag – anche il lancio di nuovi prodotti può aiutare a ravvivare il mercato in questi mesi molto particolari e, come detto, difficili da gestire per gli operatori anche se negli ultimi anni grazie anche ai palinsesti molto vasti e alle scommesse virtuali questo gap con i mesi invernali, autunnali e primaverili si è un po' attutito”.

Ci fu un caso molto particolare, poi: “E' un unicum per il settore e si tratta del lancio dei casinò online che avvenne ormai 7 anni fa proprio in concomitanza con i mesi estivi. È facile immaginare quale influsso benefico possa aver dato alla raccolta di gioco. Naturalmente è stato un caso e, come detto, un fatto isolato che evidenzia ancora di più la staticità di quei mesi”.

Andiamo nel dettagli suddividendo il mercato tra retail e mobile e sfatando anche qualche falso mito e, purtroppo, confermando anche qualche convinzione che avevamo per la stagionalità dei mesi estivi: “Nel gioco fisico il calo è evidente e, come detto in principio, anche scontato, ovvio e banale da analizzare – spiega la D'Angeli – andarsi a chiudere nei mesi estivi nelle innumerevoli sale dislocate sul territorio è una scelta abbastanza isolata e riservata a pochi. Dopo una giornata di lavoro è davvero dura pensare di mettersi davanti ad un gioco di qualsiasi genere, in un ambiente chiuso seppur refrigerato. In generale per il retail i mesi invernali sono quelli ad alta stagionalità con dicembre al top della classifica della raccolta. Mano a mano che si avvicinano i mesi estivi la raccolta rischia di fermarsi specie se non ci sono eventi sportivi come dicevamo poco sopra. Quando inizia il campionato alla fine di agosto per favorire magari il lavoro delle Nazionali in vista di grosse competizioni internazionali, l'effetto negativo dei mesi a bassa incidenza sulla raccolta migliora nettamente. Le scommesse e gli altri giochi riprendono e si torna ai dati classici”.

Il mobile, si pensava qualche anno fa, sarebbe stata la salvezza anche d'estate. Dall'analisi della D'Angeli emergono considerazioni assai differenti nonostante la connessione wi fi ormai sta raggiungendo un grado di diffusione piuttosto ampia in tutto il Paese e comunque nelle strutture ricettive di tutta la Penisola: “In generale abbiamo notato che le persone fanno e preferiscono fare altro durante i mesi estivi – prosegue Laura D'Angeli – le persone sono molto meno legate ai loro devices anche se sono sempre con loro sono generalmente meno collegate e li usano molto meno rispetto ai mesi invernali. Certo qualche numero in più si registra ma non può sostituire la raccolta sul fisico che si raggiunge in altre mensilità ma anche nel mobile e nell'online in generale. Cambia anche il 'paniere' dell'intrattenimento dei players che preferiscono distribuire tempo e risorse in ben altre attività”, conclude.

Gli eventi e la stretta relazione con la raccolta: il caso di dicembre 2017 - Come dice l'esperta che abbiamo interpellato, la stagionalità di alcuni giochi è molto forte. Cerchiamo di prendere ad esempio il 2017 delle scommesse sportive, uno dei prodotti di gambling spesso citati dalla D'Angeli. Il 2017 è stato un anno record per il mercato dello sports betting. La spesa degli appassionati ha infatti raggiunto i 1.337 milioni di euro, un dato in crescita del +44,5 percento rispetto ai 925 milioni fatti registrare nel 2016. La raccolta complessiva dell’anno è stata di 9,9 miliardi, con 8,6 miliardi di euro tornati nelle tasche dei giocatori sotto forma di vincite. Il caso particolare riguarda proprio dicembre: solo nell’ultimo mese del 2017, la spesa nel segmento è stata di 214,9 milioni di euro, valore che fa segnare un più 287 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di una crescita dovuta al fatto che per la prima volta la Serie A ha proposto due turni di campionato in corrispondenza delle festività di Natale e Capodanno. A dicembre il payout medio è stato del 75,5 percento, il più basso dell’intero anno e anche questo è un segnale. Segnale che va letto al contrario per avvalorare la tesi del calo dei mesi estivi confermato dal boom invernale. Mesi estivi in cui i dati nel 2017 sono stati in crescita rispetto al 2016 (la spesa delle scommesse sportive ad agosto ha sfiorato gli 82,9 milioni di euro, l’89 percento in più rispetto allo stesso mese del 2016) ma comunque sempre in leggera flessione rispetto all'anno precedente che era anche aiutato dagli eventi calcistici di livello internazionale.
Stesso discorso anche per le scommesse sportive online: il 2017 è stato un anno da ricordare. La spesa degli italiani è stata infatti di 555,6 milioni di euro, un dato in crescita del 59,4 percento rispetto ai 348,6 milioni fatti registrare nel 2016. La raccolta è stata pari a 5.648 milioni, cioè il 56 percento del valore dell’intero mercato delle scommesse sportive. Oltre 5 miliardi di euro sono tornati ai giocatori sotto forma di vincite. E anche in questo caso, proprio a dicembre, la spesa ha superato gli 82 milioni di euro, la più alta in assoluto dell’anno ma frutto del doppio turno delle Seria A sotto le feste. Ulteriore conferma che la concomitanza con gli eventi sportivi di richiamo è troppo influente per non far registrare i suddetti cali nei mesi più caldi dell'anno.

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