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Bolzano: involuzione del gioco, evoluzione della giurisprudenza

15 settembre 2018 - 07:13

Dopo la deposizione della Perizia tecnica sull'Effetto espulsivo dei giorni scorsi, tutto è pronto per definire la soluzione del 'caso Bolzano' e, forse, della Questione Territoriale.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Bolzano: involuzione del gioco, evoluzione della giurisprudenza

 

Sono passati ormai più di sette anni dall'emanazione della prima legge “anti-gioco pubblico”, ad opera dell'amministrazione di Bolzano che, nel proporre una limitazione all'offerta di gioco sul territorio, è finita con l'adottare un sistema di norme ultra restrittive che hanno portato, col tempo, alla pressoché totale espulsione del gioco (legale) dal territorio. Oltre ad inaugurare un autentico filone, seguito da un numero viepiù crescente di amministrazioni, che ha portato all'esplosione della cosiddetta Questione Territoriale, ormai diffusa a livello nazionale, visto che praticamente ogni regione italiana ha adottato misure analoghe a quelle della Provincia di Bolzano.

Da un paio di anni a questa parte, tuttavia, il “sistema Bolzano” ha iniziato a scricchiolare: più precisamente da novembre del 2016 , quando il Tar altoatesino – dopo vari respingimenti – iniziava a cambiare punto di vista sulla materia, accogliendo la tesi dell'ormai celebre “Effetto Espulsivo”, che sembra identificare appieno la portata della normativa locale sul comparto del gioco legale. E quella di tutti gli altri provvedimenti analoghi che caratterizzano ormai oggi gran parte delle leggi regionali che intervengono in materia di gioco. Un aspetto certamente noto all'industria del gioco ed ai suo addetti, che da tempo subiscono passivamente le ricadute di tale effetto, essendo stato teorizzato e dimostrato anche nella letteratura (e, in particolare, nel volume: “La Questione Territoriale” edito da Gn Media) e non solo nei tribunali. Non solo. Ad avvalorare la tesi sull'inefficacia del cosiddetto “distanziomentro” e sulla pericolosità dell'espulsione del gioco legale, come indicato anche nell'articolo pubblicato lo scorso dicembre 2017, dal titolo: “Proibizionismo (e distanziometro) tra scienza e giurisprudenza”, sarebbe anche il mondo scientifico, come dimostrano molti studi condotti da esperti in dipendenze e patologie legate al gioco d'azzardo.
 
LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL - Oggi, però, dopo tanti anni di contenzioso e ad un paio dall'istituzionalizzazione dell'Effetto Esplusivo sancita dal Tar Bolzano, la Questione potrebbe indirizzarsi verso la dirittura di arrivo, anche se si dovrà ancora aspettare l'inizio del prossimo anno. Come noto, infatti, nei giorni scorsi è stata depositata la perizia del consulente tecnico d'ufficio nominato dal Consiglio di Stato, Cesare Pozzi, docente di Economia dell’impresa presso l’Università Luiss di Roma, mirata proprio a valutare l'impatto delle leggi della Provincia di Bolzano in materia di gioco.
Nella quale – come anticipato su queste pagine - verrebbe confermato che una gran parte del territorio altoatesino risulta interdetta al gioco dalla normativa provinciale. Per una limitazione di nome, ma una espulsione di fatto.
Ecco quindi che la situazione potrebbe conoscere un punto di svolta nella prossima stagione, quando si svolgerà l'udienza (ancora da fissare) in Consiglio di Stato interamente dedicata all'Effetto espulsivo, che si prepara a far scrivere una nuova pagina di storia del gioco pubblico. E, probabilmente, nuove pagine di letteratura giuridica.
 
I POSSIBILI SCENARI – Al momento è del tutto prematuro ipotizzare quello che potrebbe accadere nell'udienza sopra citata, anche per via del fatto che, sulla materia del gioco e della regolamentazione a livello regionale, potrebbe anche intervenire l'Esecutivo con qualche provvedimento di carattere generale (o, magari, con l'annunciata riforma del settore prevista dal Decreto Dignità) che potrebbe giocare un ruolo decisivo sulla vicenda. Quello che è certo, tuttavia, è che la decisione che verrà presa da quel Tribunale, qualunque essa sia, giocherà un ruolo fondamentale nel futuro del comparto e su tanti altri territori. Non si può dimenticare, infatti, come le vicende di Bolzano abbiano influenzato inevitabilmente le decisioni di altri tribunali amministrativi o degli stessi giudici di Palazzo Spada, rispetto ad altre norme territoriali. Come indicato dal legale Geronimo Cardia (autore del libro sopra citato) già lo scorso maggio, nell'articolo pubblicato da Gioco News dal titolo: “Effetto espulsivo sotto accusa”, del resto, veniva messo in risalto come anche il regolamento del Comune di Domodossola – impugnato al Tar Piemonte e poi finito in Consiglio di Stato – rappresentava un caso evidente dell’effetto espulsivo che vizia il distanziometro imposto al gioco legale (e da subito alle Awp di bar e Tabacchi) dalla legge Piemonte. E, non a caso, come trattato anche nell'articolo dello scorso luglio: “L'espulsione non fa la regola”, dopo Bolzano, anche in Piemonte si è ricorso all'adozione di consulenze tecniche d'ufficio per accertare l'effetto espulsivo; con lo stesso risultato che si potrebbe verificare anche in Emilia Romagna e Puglia. Fino alla definitiva soluzione della Questione Territoriale. Una volta per tutte. Sia pure con otto anni di ritardo.

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