skin

Il gioco legale contro la legge del Piemonte, la cronaca della giornata

18 settembre 2018 - 09:01

La cronaca della manifestazione degli operatori del gioco contro l'effetto espulsivo della legge del Piemonte. Presto confronto in commissione su ipotesi di modifica.

Scritto da Fm
Il gioco legale contro la legge del Piemonte, la cronaca della giornata

 


Torino - Puntuali, alle 10, gli operatori del gioco, i lavoratori e, per la prima volta, le organizzazioni sindacali, si sono ritrovati sotto la sede del Consiglio regionale del Piemonte per chiedere la modifica della legge vigente. E contrastare così l'emorragia di posti di lavoro conseguente all'entrata in vigore della normativa, che segna l'espulsione di oltre il 90 percento del gioco legale sul territorio.

Minuto per minuto ecco la cronaca di Gioconews.it di questa giornata.

Ore 18.50 - È Mario Negro, presidente onorario di As.Tro, a raccontare i risultati della manifestazione davanti alla sede del Consiglio regionale: "Il presidente ha proposto di istituire un tavolo di confronto con le associazioni e con i responsabili regionali del lavoro e della sanità. Un’idea che ci piace, e per la quale abbiamo chiesto anche la presenza del presidente Sergio Chiamparino" spiega Mario Negro che esprime un cauto ottimismo: "I nostri interlocutori sono stati più ricettivi del solito. Abbiamo fatto presente che gli effetti della legge non sono ancora stati studiati, ma abbiamo ribadito che secondo noi - ma anche secondo la perizia disposta dal Consiglio di Stato sul caso Bolzano - le distanze minime non sono la soluzione giusta al problema della ludopatia, e anzi rischiano di peggiorarlo". Il presidente onorario As.Tro conclude ribadendo ancora che "la legge regionale è diventata a tutti gli effetti proibizionismo, visto che il 90 percento degli apparecchi da gioco sul territorio di fatto è diventato fuorilegge, anche quelli installati prima della sua entrata in vigore".
 
Ore 17.50 - A fine giornata, Davide Valenzano, consigliere della delegazione piemontese Sapar, commenta: “Oggi tutti i rappresentanti del comparto giochi erano presenti sia alla manifestazione che alla riunione con i rappresentanti del Consiglio, che hanno voluto incontrarci. Abbiamo illustrato nuovamente le nostre posizioni ricevendo la rassicurazione che a breve verrà aperto un tavolo di confronto. Spero che finalmente si realizzi questo proposito da troppo tempo annunciato e mai realizzato. Oltre al tavolo di confronto spero che ci possa essere anche la possibilità di avviare un dialogo risolutivo con un interlocutore serio che ci aiuti a trovare una soluzione condivisa”.

 

Ore 13.50 -  Ad audizione conclusa, il commento del consigliere regionale Luca Cassiani (Pd) a Gioconews.it. "L'audizione è andata bene, spero si comprendano l'urgenza e la necessità di intervenire per modificare la legge come hanno già fatto Lombardia e Toscana che hanno deciso di salvaguardare le attività già esistenti al momento dell'entrata in vigore delle loro normative. Eliminare la retroattività è fondamentale per salvare territori e imprese. Mi auguro si possa prendere la strada del dialogo e del confronto e trovare una soluzione che contrasti il Gap ma non sacrifichi i lavoratori. I distanziometri sono inutili, inefficaci e dannosi. Fra poco la misura diventerà effettiva anche per le Vlt, e ciò comprometterà il posto di lavoro di altre centinaia di persone
Il consigliere regionale Andrea Tronzano di Forza Italia aggiunge: 'È andata bene, ma non so se servirà. Ci sarà un'audizione in commissione con i rappresentanti dei sindacati. Mi sembra un'apertura importante".
 
 
Ore 13.20 - Concluso l'incontro della delegazione di lavoratori e sindacati con il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti. A raccontare come è andata a Gioconews.it è Mirco Ceotto, segretario nazionale Fisascat Cisl. "Abbiamo posto il problema al consiglio regioale che ci ha ricevuto con quasi tutti i suoi membri, compresi i presidenti delle commissioni. Oltre ad aver illustrato la situazione del Piemonte ed evidenziato le criticità in più che mostra rispetto alle altre regioni, visto che la retroattività ha messo in moto un meccanismo di cessazione delle attività molto forte, abbiamo chiesto al consiglio di vederci in commissione per affrontare congiuntamente il problema. Auspichiamo che, almeno come primo passo, venga tolta la retroattività della normativa, visto che sta creando danni sia alle imprese che al lavoro dipendente. Poi va verificato se le norme emanate corrispondono allo spirito primario della legge di difesa del giocatore contro il Gap e di difesa dei posti di lavoro e dell'imprenditoria. I presidenti delle commissioni ci hanno già dettto che ci convocheranno per affrontare il problema dal punto di vista tecnico e pet affrontare la situazione nel giro di poche settimane. Fra un mese dovrebbero arrivare i primi dati sugli effetti dell'applicazione della legge. Ancora non è stata fissata una data, ma invieremo subito una richiesta in proposito".
 
 
Ore 12 - Il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, ha promesso di ricevere una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali alle 12.30.
 
 
Ore 11.45 - Alla manifestazione è presente anche Mirco Ceotto, segretario nazionale Fisascat Cisl. "Non siamo per la proibizione, siamo per le regole certe. Dobbiamo trovare il modo di conciliare la lotta contro il Gap, nella quale crediamo fermamente, con la tutela del lavoro dipendente e del lavoro imprenditoriale. Questo è quello che noi stiamo cercando di fare. Unitariamente, come Cgil Cisl e Uil abbiamo appena inviato una lettera al ministro di Maio proprio per affrontare questo problema, per chiedere di aprire un tavolo di crisi, perché troppe regioni si stanno muovendo in maniera autonoma e questo crea quello che sta succedendo oggi in Piemonte. Che potrà succedere in Emilia Romagna, in Puglia e in altre regioni. Le imprese vanno tenute aperte, il lavoro va mantenuto, ma siamo per una regolamentazione del gioco in Italia che guardi anche al contrasto al Gap".
 
 
Ore 11.30 - I consiglieri regionali Luca Cassiani (Pd) e Andrea Tronzano (FI), firmatari degli emendamenti che chiedono di cancellare la retroattività della legge e di modificare il distanziometro, sono scesi fra i lavoratori per esprimere la loro solidarietà e ribadito la richiesta di tutelarli insieme alle proprie aziende.
 
 
Ore 11 - I lavoratori del comparto chiedono "un'audizione al presidente del consiglio regionale Nino Boeti insieme ai loro rappresentanti sindacali". "Per la prima volta ci sono i sindacati, siamo tutti uniti. Ora devono ascoltarci, e un loro dovere", è il commento di Davide Valenzano, consigliere Sapar per il Piemonte.
 

 

 

Articoli correlati