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Roma Amusement Show, l'innovazione dell'intrattenimento

17 ottobre 2018 - 08:11

Gli operatori del puro intrattenimento si confrontano al Roma Amusement Show, oggi 17 ottobre il tavolo tecnico promosso da Sapar e Consorzio Fee.

Scritto da Mc
Roma Amusement Show, l'innovazione dell'intrattenimento

 

L'amusement riparte anche da Roma. Il tema, al centro del convegno andato in scena ieri, 16 ottobre, nella giornata di apertura di Enada, è infatti oggetto di ulteriore approfondimento nel tavolo tecnico in programma oggi, promosso dall'associazione Sapar e dal Consorzio Fee, presso l’area convegno di Fiera di Roma nel padiglione dedicato al Roma Amusement Show.

“La valorizzazione del puro intrattenimento è la parola d'ordine del Roma Amusement Show, e in primavera del Rimini Amusement Show. Si tratta di due appuntamenti concomitanti con Enada, ma del tutto autonomi. Due eventi con un'identità propria e innovativa che daranno voce all'only amusement, con una separazione netta tra i settori del divertimento senza vincita in denaro e il resto del mercato, per mettere in mostra tutte le novità e le eccellenze del divertimento dedicato a famiglie, ragazzi, bambini e adulti”, afferma Alessandro Lama, vice presidente del Consorzio Fee.

 

Gli fa eco il presidente Sapar, Raffaele Curcio, il quale aggiunge: "Non abbiamo mai abbandonato lo spazio amusement. La presenza del comma sette, soprattutto nell'edizione di marzo di Enada, c'è sempre stata e nonostante le flessioni del mercato si è sempre tenuta viva l'attenzione verso questo settore. Ora con un format rinnovato, abbiamo riscontrato la voglia e la volontà da parte delle aziende di ridare ancora più vigore a questo segmento dell'intrattenimento. Noi come associazione abbiamo voluto rafforzare l'attenzione su di esso. Roma è il trampolino di lancio per questo nuovo progetto dedicato al gioco senza vincita in denaro e, con molta probabilità, questo nuovo percorso si concretizzerà maggiormente a Rimini, sede ancora più forte del puro intrattenimento”.

Il giro di vite al gioco con vincita in denaro voluto dal Governo potrebbe essere una spinta per rilanciare il settore del puro intrattenimento?
“Dal primo giorno di nascita del nostro Consorzio – prosegue Lama - ci battiamo per una separazione netta, sotto tutti i profili, tra il mondo del gioco con vincita in denaro e quello del puro amusement. Però nell’invocare una politica seria e attenta, che faccia le doverose distinzioni, non possiamo esimerci dal ricordare che non servono proclami e misure demagogiche volte solo a ottenere facili consensi”.
 
Per Curcio il puro intrattenimento “si deve collocare come una forte alternativa al gioco con vincita in denaro. Non possiamo appiattirci su di esso. Il gioco con vincita in denaro è una componente dell'intrattenimento, ma non è l'unica. Anche se il mercato, negli ultimi tempi, lo ha spinto, non per questo non possiamo considerare la fascia di utenti che cercano altro e per questo dobbiamo rilanciare il mercato dell'amusement. Parliamo di due giocatori diversi, un giocatore più 'solitario' e un giocatore che invece punta di più alla socializzazione, per questo l'amusement si colloca come alternativa al gioco con vincita in denaro. Occorre una normativa adatta a rilanciare le sale gioco e i pubblici esercizi dove sono presenti questi giochi e permettere così agli operatori di poter attingere anche ai mercati esteri, per portare in Italia prodotti sempre più appetibili e innovativi. Dobbiamo puntare su una offerta che sia attrattiva per i consumatori”. 
 
 
Di cosa c'è bisogno a livello normativo?
“Il nostro settore – aggiunge Lama - ha bisogno di misure normative che consentano a tutti gli operatori di fare investimenti certi, con la sicurezza che si venga riconosciuti per quello che si è, senza spade di Damocle che paralizzino il mercato. Siamo il settore del 'comma sette', ci occupiamo di puro divertimento, siamo espressione di un’eccellenza italiana, rappresentiamo una voce importante per il turismo del nostro Paese. È necessario che la politica si sintonizzi su queste frequenze e le leggi vengano di conseguenza. Basta penalizzazioni, chiediamo cura e attenzione. È ancora materia di attualità incandescente, ma è inevitabile fare un accenno, a proposito di misure normative, alle minacciose dichiarazioni relative alle chiusure domenicali. I provvedimenti ventilati avrebbero ricadute nefaste su consumi e occupazione, rischiando di infliggere un colpo mortale al nostro settore e al commercio reale in genere, a tutto vantaggio di un e-commerce che sguazza nella più totale deregulation”.
 
 
Secondo il numero uno di Sapar “servono al comparto norme più snelle, con una apertura decisa verso l'innovazione. Occorre dare a questo settore le basi per poter crescere, fornendo spunti interessanti agli utenti. Dobbiamo capire che con l'amusement fisico si socializza, perché ci si confronta tra giocatori, si fanno sfide e ci sono caratteristiche più stimolanti rispetto a una partita solitaria su una console. Spetta al legislatore ripensare alla normativa, lavorando sia sul lato tecnico che su quello fiscale. Questo è un settore che ha bisogno di rinascere”.
 

Le aziende del comma sette cosa si aspettano da un evento come Roma Amusement Show?
“È una fiera rappresentativa di un mondo variegato e ampio che spazia dalle attrazioni più tradizionali (giostrine, gonfiabili ma anche flipper e biliardino) a quelle più avveniristiche (realtà virtuale, laser games, eSports). Non mancano anche momenti di formazione e approfondimento per gli operatori, presentazioni di nuovi format di intrattenimento e, ancora, tornei e competizioni, a sottolineare l´aspetto ludico e socializzante del gioco”, conferma Lama.
 
 
L'aspetto fieristico per Curcio resta centrale. “Le fiere sono momenti di incontro e discussione al di là dell'approccio visivo dei nuovi prodotti. Gli operatori si scambiano idee e opinioni, ma resta fondamentale che ci siano margini di operatività futura, altrimenti non ci sono le basi per portare avanti i progetti. Uno sforzo che il settore deve fare in maniera unitaria, per portare davanti al legislatore idee e progetti per una nuova fase dell'amusement. Sicuramente l'industria del 'comma sette' italiano si caratterizza per una grande fantasia e innovazione. Il presupposto deve essere una normativa che dia spazio a questo. Tra i punti critici su cui lavorare c'è il rapporto gli enti locali che, in alcuni casi, hanno assunto posizioni negative verso il settore. Bisogna far conoscere il comparto, distinguendolo nettamente dal gioco con vincita in denaro. Ci sono situazioni portate all'accesso, che derivano da una cattiva conoscenza del settore”.
 
 
Cosa auspicate per il futuro e quali sono i vostri progetti?
“L’auspicio fondamentale è sempre quello di affermare a 360 gradi l’identità di puro amusement che ci è propria. In quest’ottica abbiamo in cantiere un progetto scientifico condotto in sinergia con una delle più prestigiose università nazionali. Vogliamo avviare una ricerca approfondita su motivazioni, atteggiamenti e comportamenti dei fruitori di giochi senza vincita in denaro, con o senza ticket redemption. L’obiettivo è  fugare una volta per tutte ogni dubbio su possibili ludopatie o dipendenze indotte dal gioco di cui ci occupiamo, con dati scientifici e non slogan”, rivela Lama.
 
 
Per Curcio “la cosa principale è che ci sia una rinascita del settore. I nostri progetti si basano su una maggiore attinenza, anche delle nostre manifestazioni fieristiche, verso l'amusement, lavorando su una fiera che sia al passo con i tempi, aperta al nuovo e al confronto. Il progetto tecnico è quello di riuscire a lavorare con Regioni e Comuni per far conoscere meglio questo mondo e con gli enti preposti per studiare norme più consone e maggiormente innovative”.
 
 
GLI ARGOMENTI DEL TAVOLO TECNICO – Gli argomenti in discussione al tavolo tecnico di Sapar e Consorzio Fee del 17 ottobre sono: situazione dell'amusement in Italia: aggiornamento, azioni in corso e previste; spettacolo viaggiante o sale gioco? Progetto di analisi del settore; certificazioni delle attrazioni: il punto della situazione; log book e collaudi: organizzazione di una proposta per il Ministero.
 

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