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Fanelli (AdM): ‘18mila iscritti al registro autoesclusione giocatori’

18 ottobre 2018 - 07:59

Il direttore Giochi dei Monopoli di Stato conferma l'impegno dell'ente nel contrasto al Gap con prodotti di gioco sempre più sicuri e di qualità.

Scritto da Ac
Fanelli (AdM): ‘18mila iscritti al registro autoesclusione giocatori’

 

Roma - Sono 18mila i giocatori italiani che si si sono iscritti spontaneamente al registro di autoesclusione introdotto dall’amministrazione nei mesi scorsi è messo a disposizione di tutti i concessionari autorizzati al gioco a distanza.

A fornire il numero è il direttore dei Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Fanelli, intervenendo alla presentazione dell’indagine sul gioco patologico  dell’Istituto Superiore di Sanità commissionato proprio dall’Agenzia.

Il dato viene fornito descrivendo le iniziative intraprese da AdM in ottica di prevenzione e contrasto al gioco patologico. “Dei 18mila giocatori che si sono autosospesi, circa 15mila lo hanno fatto in modo definitivo”, spiega Fanelli. Il quale ricorda anche le altre iniziative: dalle limitazioni al valore delle puntate imposte sempre al gioco online, alla riduzione del numero di apparecchi da intrattenimento per quanto riguarda il gioco fisico, accompagnato anche dall’aggiornamento delle regole tecniche delle Vlt.

Il direttore dei Giochi è poi passato a illustrare anche le misure più recenti e in corso di attuazione previste dal decreto Dignità: dall’introduzione della tessera sanitaria per l’attivazione delle slot, all’inserimento dei messaggi di warning sul rischio per la salute nelle lotterie istantanee e altre ancora.

Mentre tra gli sviluppi futuri Fanelli ipotizza: l’estensione del registro di autoesclusione anche al gioco fisico, l’introduzione di tempi morti tra una o più sessioni di gioco per rallentare le fasi tra una puntata e la successiva, e altro ancora.
Oltre ad annunciare un maggior numero di controlli in ottica di contrasto all’illegalità e all'accesso al gioco dei minori.


Il dirigente dei Monopoli si è anche soffermato sulla qualità dell’offerta di gioco: “Siamo convinti che l’esigenza di ridurre il numero dei punti vendita rappresenti una scelta giusta ma siamo anche convinti che i punti vendita debbano presentare caratteristiche di uniformità: per esempio in termini di formazione degli operatori, ma anche pensando alle restrizioni di accesso dei locali”.

Grande impegno comunque sarà dedicato al contrasto all’illegalità perché “il gioco illegale rappresenta di certo il fenomeno in assoluto più pericoloso per i giocatori e per lo Stato”.

 

 

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