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Jarre (Asl Torino): ‘Indagine Iss pone seri interrogativi’

18 ottobre 2018 - 10:32

Il professor Paolo Jarre (Asl Torino) punta il dito su controllo giocatori problematici, minori e caso Piemonte.

Scritto da Ac
Jarre (Asl Torino): ‘Indagine Iss pone seri interrogativi’

 

Roma - “È tollerabile che lo Stato mantenga un settore che provoca numeri tanto elevati di giocatori problematici come ha rivelato la ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità a proposito del gioco di azzardo?”.

A chiederlo è il professor Paolo Jarre, direttore del dipartimento Patologia delle dipendenze dell’Asl di Torino, intervenendo alla presentazione dell’indagine ministeriale sull’azzardo in Italia.

“Anche dal punto di vista della sicurezza, come si può consentire un numero così alto di giovani che frequentano le sale di scommesse, cioè degli ambienti esclusivamente rivolti agli adulti, superando quindi una presunta barriera, chiaramente inefficace?”.

 


Il professore cita inoltre il “caso Piemonte”: una delle prime regioni italiane a disporre una forte limitazione delle slot sul territorio locale, fornendo i primi dati di un’indagine condotta sui giocatori problematici in trattamento presso l’Unità sanitaria locale, dalla quale emerge come il maggior numero di soggetti in cura ha generato una dipendenza a causa degli apparecchi da intrattenimento, volendo giustificare il “presunto accanimento del legislatore nei confronti di questa tipologia di gioco”.

 

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