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In nome della Legalità: Eurispes, 'Illeciti al centro di riforma del gioco'

20 novembre 2018 - 12:06

Secondo i responsabili dell'Osservatorio Giochi di Eurispes per tutelare gli interessi pubblici perseguiti dal legislatore occorre rivedere gli strumenti adottati.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
In nome della Legalità: Eurispes, 'Illeciti al centro di riforma del gioco'

 

Bologna - Il tema dell'illegalità dovrà essere uno dei protagonisti della riforma organica promessa dal Governo, insieme alle possibili soluzioni volte alla salvaguardia occupazionale e alla sempre maggiore tutela del giocatore. E' il messaggio che emerge dal dibattito di oggi di Bologna, "In nome della legalità", promosso dal concessionario Codere, e ribadito dai responsabili dell'Osservatorio sui giochi di Eurispes.
“Ciò che contrappone i vari soggetti coinvolti a vario titolo nella regolamentazione del gioco pubblico legale, quindi industria del gioco ma anche pubblica amministrazione e terzo settore, sono le misure e gli strumenti sino ad ora adottati per raggiungere l’obiettivo comune”. A evidenziarlo è Andrea Strata, Direttore dell’Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes, intervenendo al dibatto bolognese.

“La misura del cosiddetto distanziometro – aggiunge - ha creato accesi contrasti tra le diverse parti coinvolte. Eurispes, sulla validità di questo strumento, confortato dalle valutazioni della maggior parte degli esperti intervistati, esprime un netto scetticismo. Si tratta di una misura del tutto inadeguata e addirittura controproducente per il contrasto del disturbo da Gioco d’Azzardo Patologico, ma che impatta in maniera devastante sul livello occupazionale che l’industria del gioco genera. E’ fondamentale raggiungere gli obiettivi comuni diretti a contrastare la diffusione del Gap prescrivendo 'medicine' adeguate, ma occorre anche raggiungere un punto di equilibrio con gli ulteriori interessi pubblici, salvaguardando, in particolare, la tenuta dei livelli occupazionali”.
 
“CRITICITA' EVIDENTE IN CONTRAZIONE GIOCO LEGALE” - Non solo. A dover preoccupare ulteriormente, secondo Euripese, sono le criticità connesse alla contrazione drastica dell’offerta legale di gioco in termini di espansione e/o ri-espansione di sacche di illegalità, come rilevato dal legale Chiara Sambaldi, co-Direttore dell’Osservatorio Giochi di Eurispes. “La tutela dell’ordine pubblico – aggiunge - è una materia di competenza esclusiva dello Stato centrale ma le Regioni e i Comuni, nel disciplinare le misure di contrasto e prevenzione delle dipendenze da gioco a tutela della salute, non possono trascurare gli effetti che tali misure hanno o possono avere sul territorio e sul tessuto criminale. Anche nella pianificazione della distribuzione territoriale dell’offerta di gioco, come già segnalato nel 2016 dal Comitato sulle infiltrazioni nel gioco lecito e illecito della Commissione Antimafia, occorrerebbe attribuire la necessaria rilevanza a significativi indicatori di rischio, quali l'indice di presenza mafiosa, l'indice di organizzazione criminale e altri indici pertinenti. L’illecito in questo settore resta molto appetibile per gli scarsi rischi perché, come affermato dal procuratore della repubblica di Catania, le pene sono irrisorie rispetto alla gravità del problema”.
 

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