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Distante (Sapar) a Di Maio: 'Gioco, serve testo unico nazionale'

04 dicembre 2018 - 10:37

Al convegno sul gioco organizzato da Global Starnet, Domenico Distante (Sapar) chiede a Luigi Di Maio una legge nazionale che riparta da accordo in Conferenza unificata.

Scritto da Ca
Distante (Sapar) a Di Maio: 'Gioco, serve testo unico nazionale'

Roma - “Siamo arrabbiati perché manca la politica e continuiamo a parlare solo tra noi. Siamo arrabbiati per i continui attacchi del ministro Di Maio contro il settore. Noi non facciamo azzardo ma siamo autorizzati a promuovere il gioco pubblico per conto dello Stato. Esistono continui vuoti normativi per cui tutti legiferano, comuni e regioni. Per questo vorremmo un testo unico a livello nazionale. È un’ipocrisia totale e per queste azioni avverse siamo tutti i giorni sul territorio. Siamo sul territorio per raccogliere i soldi per conto dei concessionari e dello Stato e denunciamo l’illegalità alle autorità competenti”.

 

Lo dichiara Domenico Distante, presidente Associazione Nazionale Sapar, nel suo intervento al convegno “Le regole del gioco - Il settore a confronto” organizzato dal concessionario Global Starnet Limited nell'ambito della convention per i propri gestori a Roma, a Villa Miani, il 4 dicembre.
 
 
“Faccio un appello al ministro Di Maio per sederci ad un tavolo e parlare. Ripartiamo dalla Conferenza unificata Stato-Regioni che è stata affossata e questo ha consentito ad amministratori locali ipocriti di emendare e legiferare solo sugli apparecchi da intrattenimento, tra l’altro. E gli altri giochi? O difendiamo tutto il gioco legale o non lo difendiamo.
Le distanze, ad esempio: è stato certificato che non servono a nulla. Si sposta il problema. Prendiamo l’esempio dell’alcol. Ci sono 9 milioni di alcolisti di cui molti giovani e anche minorenni. Sappiamo che un bicchiere di vino fa bene ma forse due o tre bottiglie iniziano ad essere un problema. Pensate di applicare questo all’alcol.
Il Governo deve capire che non paghiamo il 19 percento di tasse ma circa il 68 percento. Sediamoci quindi ad un tavolo e magari troviamo un punto d’incontro”, conclude Distante.
 
 
In apertura del convegno, il moderatore Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico de "La Zanzara" su Radio24, ha sottolineato: “Il gioco non è schiavitù ma libertà. Il mio lavoro è ribaltare i luoghi comuni. E più si mettono ostacoli e più si creano problemi. Più ci sono regole restrittive e più manca la libertà. Non è difficile per me mettere la faccia sul gioco. Dobbiamo ribaltare per molti questo luogo comune che il gioco sembra essere una faccia a tre teste. Bisognerebbe distanziare i bar più che altro per i problemi come l’alcol e le droghe. Serve una nuova azione di comunicazione e far passare il messaggio di libertà. Il gioco è libertà”.
 
 

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