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Cds: 'No a trasferimento tabaccheria, collegamenti con la criminalità'

16 gennaio 2019 - 11:32

Consiglio di Stato conferma revoca licenza a tabaccheria con raccolta di scommesse a causa di sospetti collegamenti con la criminalità organizzata.

Scritto da Redazione
Cds: 'No a trasferimento tabaccheria, collegamenti con la criminalità'

"Sospetti collegamenti con la criminalità organizzata": è questa la motivazione con cui il Consiglio di Stato ha confermato la revoca della licenza disposta dai Monopoli di Stato a carico di una tabaccheria di Foligno (Pg) con annessa rivendita del Lotto, che vendeva oggetti preziosi e svolgeva attività di raccolta di scommesse, respingendo il ricorso per la riforma della sentenza del Tar Umbria del gennaio 2018 che ha rigettato il ricorso in primo grado.

La titolare della tabaccheria aveva chiesto il trasferimento della sede in altri locali sempre a Foligno e aveva impugnato il diniego di trasferimento, deducendo censure relative al contrasto del requisito della distanza minima.
 
L’Agenzia delle dogane e dei monopoli si è costituita depositando relazione che confuta puntualmente l’appello e fa riferimento alla circostanza che all’interessata sarebbe stata revocata la licenza di vendita al dettaglio di oggetti preziosi e raccolta di scommesse “a causa di sospetti collegamenti con la criminalità organizzata” e ponendo quesito all’avvocatura in ordine all’eventuale riflesso sulle concessioni.
 
"Con la sentenza in epigrafe - spiega l'ordinanza - il Tar ha rigettato il ricorso, ritenendo che non vi sia alcun contrasto tra la disciplina delle distanze tra le rivendite e la normativa nazionale relativa alla liberalizzazione delle attività economiche, considerato che la rivendita di tabacchi è attività concessa in base a monopolio statale riconosciuto legittimo dalla Corte di giustizia europea, che sia incontestata la carenza della distanza minima rispetto alla rivendita n. 1, che il diniego sia vincolato, che sia indimostrata l’impossibilità di trovare altri locali in zona in grado di assicurare la distanza".
 
 
Il Consiglio di Stato quindi, riservata ogni decisione sul merito dell’appello, rinvia la trattazione ulteriore dell’appello all’udienza pubblica del secondo semestre 2019, che sarà fissata con separato decreto presidenziale.
 
Inoltre, il provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Toscana, le Marche e l’Umbria "procederà agli opportuni sopralluoghi, misurazioni e verifiche, in contraddittorio con le parti e i suddetti consulenti o funzionari tecnici, formulerà bozza di relazione, da sottoporre alle parti, acquisirà i relativi rilievi e controdedurrà ai medesimi, depositando relazione finale, con la pertinente documentazione, nel termine di centoventi giorni dalla comunicazione, a cura della Segreteria sezionale, della presente ordinanza. Il compenso per la verificazione è determinato in 3mila euro da corrispondere prima dell’inizio delle operazioni, poste a carico della parte privata appellante in via di anticipazione, salva rifusione all’esito eventualmente favorevole del giudizio d’appello".
 
 

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