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Concessione lotto, Cgue: 'Norme italiane in linea Ue'

18 febbraio 2019 - 11:22

Con una sentenza la Corte di giustizia europea esprime il parere sulle norme italiane in merito alla concessione del Gioco del lotto, in linea con Ue.

Scritto da Redazione
Concessione lotto, Cgue: 'Norme italiane in linea Ue'

La Corte di giustizia dell'Unione europea (seconda sezione) con una sentenza del 19 dicembre 2018 ha disposto che:  "Gli articoli 49 e 56 Tfue devono essere interpretati nel senso che essi non ostano ad una normativa nazionale, come quella in discussione nel  procedimento  principale, la  quale  preveda, per  la  concessione della  gestione del  servizio  del  Gioco  del  lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa, un modello a concessionario unico, a differenza degli altri giochi, dei concorsi pronostici e delle scommesse, ai quali si applica un modello a più concessionari, a condizione che il giudice nazionale accerti che la normativa interna persegue effettivamente in modo coerente e sistematico i legittimi obiettivi fatti valere dallo Stato membro interessato".

 
"Gli articoli 49 e 56 Tfue, nonché i principi di non discriminazione, di trasparenza e di proporzionalità, - si legge ancora nella nota - devono essere interpretati nel senso che essi non stanno ad una normativa nazionale e agli atti adottati per la sua applicazione, come quelli in discussione nel procedimento principale, i quali prevedano, per la concessione della gestione del servizio del gioco del lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa, un importo a base d’asta elevato, a condizione che tale importo sia formulato in maniera chiara, precisa e univoca e sia oggettivamente giustificato, aspetti questi la cui verifica incombe al giudice nazionale".
 
"Gli articoli 49 e 56 Tfue - conclude la sentenza - devono essere interpretati nel senso che essi non ostano ad una disposizione, come quella in discussione nel procedimento principale, contenta in uno schema di convenzione per il rapporto di concessione predisposto per una pubblica gara, e la quale preveda la decadenza dalla concessione della gestione del servizio del gioco del lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa: come la presenza di qualsiasi ipotesi di reato per il quale sia stato disposto il rinvio a giudizio e che l’amministrazione aggiudicatrice, in ragione della sua natura, della gravità, delle modalità di esecuzione e della connessione con l’oggetto dell’attività affidata in concessione, valuti tale da far escludere l’affidabilità, la professionalità e l’idoneità morale del concessionario, oppure qualora il concessionario violi la normativa in materia di repressione del gioco anomalo, illecito e clandestino ed, in particolare, quando in proprio od attraverso società controllate o collegate ovunque ubicate commercializzi altri giochi assimilabili al gioco del lotto automatizzato e agli altri giochi numerici a quota fissa senza averne il prescritto titolo, a condizione che  tali  clausole siano  giustificate, risultino proporzionate  all’obiettivo perseguito e  siano  conformi al  principio di trasparenza, aspetti questi la cui verifica incombe al giudice nazionale sulla scorta delle indicazioni fornite nella presente sentenza".
 
La sentenza arriva dopo il ricorso da parte di Stanley International Betting Ltd, Stanleybet Malta Ltd.
 

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