skin

Comuni del Chianti: 'Controlli primo passo per prevenzione Gap'

11 marzo 2019 - 10:20

L'Unione dei Comuni del Chianti 'mappa' apparecchi da gioco sul territorio e promuove piano di interventi contro il Gap.

Scritto da Redazione
Comuni del Chianti: 'Controlli primo passo per prevenzione Gap'

 

“Abbiamo condotto una ricognizione degli esercizi in cui sono presenti servizi di gioco con vincite in denaro e, in particolare, il numero complessivo degli apparecchi da gioco installati sul territorio”.

Lo sottolinea Massimiliano Pescini, assessore alla Polizia locale per l’Unione comunale del Chianti fiorentino, presentando la mappatura di tutti gli esercizi dei comuni del Chianti dove sono installati apparecchi da gioco: una quindicina in tutto nei territori di San Casciano, Greve e Barberino Tavarnelle, dove gli agenti della polizia locale hanno effettuato controlli specifici.

 

Un’azione concreta che rafforza gli obiettivi di un progetto di area sul quale l’Unione comunale è al lavoro da tempo. “Abbiamo negli anni promosso campagne di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza – prosegue Pescini - con il coinvolgimento dei circoli del territorio che, nella maggior parte dei casi, hanno risposto rimuovendo le macchinette mangiasoldi e riducendo così il rischio di dipendenza patologica legata al gioco d’azzardo; negli anni abbiamo adottato strumenti e regolamenti, approvati dai consigli comunali, contenenti indicazioni sulle distanze che gli esercizi sono tenuti ad osservare rispetto ai luoghi sensibili come scuole e spazi pubblici. Più recentemente abbiamo organizzato incontri pubblici e attivato una collaborazione con gli esercenti, le segnalazioni degli stessi operatori commerciali sono fondamentali per intercettare soggetti a rischio i cui comportamenti sono riconducibili ad uno sviluppo di dipendenza”. 
 
 
“L’obiettivo condiviso dall’Unione - conclude il presidente dell’Unione comunale Paolo Sottani - è quello di intensificare una serie di interventi specifici mirati alla prevenzione e al recupero dei soggetti individuati dai servizi sociali. Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il Servizio Dipendenze patologiche della Asl per intervenire non solo sul giocatore ma anche sulla famiglia”.
 

Articoli correlati