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Rouge et noir, favoreggiamento a Corallo: Laboccetta assolto in Appello

04 giugno 2019 - 09:22

L'ex deputato di Forza Italia, Amedeo Laboccetta, è stato assolto anche in Appello dall'accusa di favoreggiamento a Francesco Corallo nell'operazione 'Rouge et noir'.

Scritto da Redazione
Rouge et noir, favoreggiamento a Corallo: Laboccetta assolto in Appello

"Sono stato assolto, anche in Appello, dall'accusa di favoreggiamento nei confronti di Francesco Corallo. È un bel giorno per me".

Così l'ex deputato di Forza Italia, Amedeo Laboccetta, annuncia la riconferma della sentenza di non colpevolezza già emessa dal Tribunale di Roma negli anni scorsi in merito all'operazione "Rouge et noir" che l'ha visto rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al peculato, riciclaggio e evasione fiscale insieme con l'imprenditore del gioco Francesco Corallo.

 

Secondo le accuse della Procura, tale associazione sarebbe stata dedita al riciclaggio di centinaia di milioni di euro, che, una volta ripuliti, sarebbero stati utilizzati da Corallo per attività economiche e finanziarie, ma anche nell’acquisto di immobili, con il coinvolgimento di Elisabetta Tulliani, compagna dell’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, del padre Sergio e del fratello Giancarlo. 
 
 
"La III Sezione della Corte di Appello della Capitale ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti rispetto alla ormai famosa vicenda del sequestro del pc portatile durante una perquisizione nell'abitazione di Francesco Corallo.
Ho pagato tanto, in termini di serenità personale e familiare e di libertà politica, questa vicissitudine, ma non ho mai dubitato, anche grazie all'avvocato Andrea de Sanctis che mi ha assistito con professionalità e amicizia, nel trionfo della giustizia. Spero dal più profondo del cuore che i giornali che, all'epoca, spararono la notizia in prima pagina riescano a trovare il giusto spazio per restituire l'onore a chi è stato ingiustamente crocifisso per anni per un reato che non aveva mai commesso", conclude Laboccetta.
 
 
Lo scorso ottobre la Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo ha condannato i Paesi Bassi  dichiarando inumana la detenzione di Francesco Corallo a Saint Maarten, stabilendo per lui un risarcimento di 5000 euro e per il governo olandese il pagamento di 5500 euro di spese legali. 
 

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