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Faggiani (Anci): ‘Distribuire proventi del gioco ai Comuni’

18 giugno 2019 - 13:53

Intervenuto all'assemblea di Sgi, Domenico Faggiani (Anci) auspica definizione ruolo enti locali in legislazione sul gioco e distribuzione dei proventi ai Comuni.

Scritto da Ac
Faggiani (Anci): ‘Distribuire proventi del gioco ai Comuni’

Roma - “I Comuni negli anni precedenti si sono ritrovati a dover gestire da soli problemi complessi scaturiti dall’esistenza di un’offerta di gioco senza avere norme adeguate a supporto delle loro esigenze. E oggi, in virtù dei più recenti sviluppi e delle diverse leggi che si sono susseguite, diventa sempre più difficile e importante stare al passo per gli enti locali. Per questo, siamo convinti della necessità di una riforma organica del settore che definisca una volta per tutte e in maniera chiara il ruolo degli enti locali e magari fornisca indicazioni anche sul contingentamento degli apparecchi piuttosto che ricorrere a strumenti – a mio parere non idonei e inefficaci - come il distanziometro, peggio ancora se non uniforme tra un territorio a un altro”.

 

Lo sottolinea Domenico Faggiani, coordinatore del Tavolo Anci per le problematiche del gioco, all'assemblea pubblica di Sistema Gioco Italia “Una riforma condivisa nell'interesse del Paese”, tenutasi oggi, martedì 18 giugno presso la sala Pininfarina di Confindustria a Roma.
 
Secondo Faggiani “una proposta di riforma e di regolamentazione seria dovrebbe prevedere una distribuzione dei proventi del gioco ai Comuni, che sono quelli che affrontano i problemi sul territorio che devono predisporre attività di cura delle dipendenza e controllo del territorio”.
 
Ma non è tutto. Per il coordinatore del Tavolo Anci sulle problematiche del gioco “ogni approccio di tipo proibizionista è senz’altro sbagliato; credo invece che siano necessarie regole chiare e certe e attività di prevenzione, di concerto anche con le Regioni, mentre oggi, in seguito all’istituzione del fondo per la ludopatia che assegna ogni anno 50 milioni di euro alle Regioni, tali enti che ricevono tali fondi non coinvolgono i Comuni, e questo è da ritenere un errore”.
 
Faggiani poi aggiunge che “è fondamentale la collaborazione tra istituzioni e operatori del settore: questi ultimi non devono essere considerati una 'controparte', bensì un partner con cui lavorare insieme per rendere sostenibili e attuabili le politiche sul gioco”.
Invocando infine il ricorso anche alla tecnologia, citando le attese Awp da remoto di cui non si conoscono ancora i tempi di uscita ma che il responsabile Anci ritiene “fondamentali per i livelli di controllo e sicurezza che garantirebbero, stando almeno alle prime formulazioni che erano state redatte dal regolatore”.
 

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